Anche i produttori agricoli stanno subendo i “danni” del caro-prezzi. Non si salva nessun prodotto: gasolio, concimi, fertilizzanti, rame ma anche materiale per il confezionamento. A tutto ciò si aggiunge il caro bollette. Il settore agricolo rischia di essere messo in ginocchio.
“E’ un momento difficile – conferma il presidente della Cooperativa Eurortofrutticola del Trigno, Nicolino Torricella che continua: “Oltre ai problemi derivanti dal costo del gasolio a creare disagio è l’aumento delle materie prime, in particolare i concimi. Sono difficili da trovare e sempre più cari. Sono sostanze importanti per la preparazione di gran parte dei terreni agricoli e per molte colture di stagione. Il caro prezzi non risparmia neanche le materie necessarie per il confezionamento e l’imballaggio”.
Il Governo ha varato alcune misure tese a garantire la sopravvivenza delle aziende. Resta però il problema della carenza di fertilizzanti.
“Quello che sta accadendo – continua Torricella – sta mettendo in crisi diversi comparti. L’auspicio è che si trovi in fretta una soluzione”.
A pagare il prezzo più alto saranno gli anelli più deboli della filiera .Tutto il comparto chiede aiuto alla politica auspicando che si trovi un modo per tenere sotto controllo i prezzi dei fattori produttivi e sostenere le aziende.
Paola Calvano