Vasto confida nel turismo per sanare in parte la grande crisi economica. L’emergenza Covid non ha minato soltanto la salute di migliaia di persone, ma la pandemia ha mandato in miseria centinaia di famiglie. Bollette in rincaro, lavoro precario, aumento del costo dei generi di prima necessità: crescono dunque i nuovi poveri in città.
Il 10% dei residenti vive situazioni precarie. “Vasto è una città generosa. Anche le parrocchie stanno facendo tanto. Purtroppo stiamo attraversando un momento molto delicato” , afferma l’assessore ai Servizi Sociali, Nicola Della Gatta.
Il Comune ha distribuito più volte i buoni spesa, ma spesso non bastano. Il termometro della situazione è la Caritas. Le richieste di aiuto infatti crescono. Rispetto a due anni fa Vasto conta un migliaio di nuovi poveri in più. Molti di loro sono compresi nella fascia d’età che va dai 40 ai 50 anni. Diverse le attività che hanno chiuso e le grandi industrie hanno messo in atto i piani di riduzione del personale con l’indotto che è in grave sofferenza.
Tante le associazioni di volontariato che, con la Caritas e le parrocchie, distribuiscono generi di prima necessità a centinaia di famiglie. l volontari dell’associazione “Un buco nel tetto” e la Ricoclaun organizzano collette e iniziative di beneficenza.
“La speranza – afferma il sindaco Menna – è che con l’arrivo dell’estate possa ripartire il turismo. Il lavoro stagionale sarà una boccata d’ossigeno”.
Paola Calvano