E’ ancora ignoto il piromane che due anni fa ha scatenato l’inferno sul promontorio di Punta Penna e nella riserva di Punta Aderci resta. Le telecamere non sono riuscite a riprenderlo e per l’imminente stagione estiva, per contrastare le devastazioni della Riserva, Punta Penna e Punta Aderci saranno tenute sotto controllo e protette dai volontari della Protezione civile di Vasto coordinata da Eustachio Frangione. Quest’anno i volontari avranno altri mezzi a disposizione e vigileranno giorno e notte per evitare nuovi danni al patrimonio ambientale.
Uno dei nuovi mezzi in dotazione della protezione civile ha un serbatoio da seimila litri di acqua che aiuterà i volontari ad intervenire con tempestività.
Un anno fa ad agosto il Vastese venne accerchiato dai roghi. Il 4 agosto un incendio sospetto aveva interessato Punta Penna, Punta Aderci, Zimarino e Torre Sinello, arrivando a lambire Casalbordino. l giorno dopo, un’ampia fetta di vegetazione retrodunale – a Vasto Marina – era andata distrutta insieme a ettari di frutteti. Spento il fuoco, fra la vegetazione incenerita, la polizia locale aveva ritrovato centinaia di proiettili.
Durante questi mesi si sono svolti corsi di prevenzione e spegnimento di incendi boschivi. A fine corso, qualche giorno fa, ci sono state le selezioni. A San Salvo a tenere i corsi è stata l’associazione Arcobaleno. A superare sono stati in 35 appartenenti a vari gruppi e associazioni di tutta la provincia. I nuovi operatori presto saranno al lavoro nel territorio. Altrettanti i corsisti che dopo i corsi tenuti dalla Valtrigno hanno superato la prova a Torrebruna.
Alla preparazione dei volontari hanno partecipato i comuni di Roccaspinalveti, Fresagrandinaria, Celenza sul Trigno, Castiglione Messer Marino ma anche Chieti e Pescara.
Paola Calvano