Niente sdraio ed ombrelloni al centro della riviera. Ritorna libero il tratto di litorale antistante il Lido La Bussola e il Lido Del Sole. Le due concessioni demaniali, di analoghe dimensioni e confinanti, sono state dichiarate “decadute” dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato nel 2019 dai titolari dei due stabilimenti balneari contro il Comune di Vasto. Le motivazioni della sentenza sono racchiuse in 54 pagine fitte di riferimenti normativi e giurisprudenziali su una materia che, in questi anni, sta facendo discutere molto in Italia perché riguarda il futuro delle nostre spiagge e degli operatori del settore. Si tratta di capire ora se quel pezzo di litorale resterà libero, o se verrà assegnato.
“La sentenza è fresca, non possiamo che prenderne atto”, commenta l’assessore al demanio, Paola Cianci , “ovviamente dobbiamo attenerci alla normativa che non è locale, ma nazionale ed europea. Ripeto c’è una sentenza, non abbiamo alcuna discrezionalità”.
Con il verdetto emesso dai giudici romani di Palazzo Spada si chiude un lungo contenzioso iniziato alcuni anni fa quando il comune di Vasto adottò i provvedimenti di decadenza delle concessioni demaniali marittime, dopo aver verificato la permanenza dei requisiti alla luce delle vicende che hanno interessato le società, entrambe costituite nella forma dell’“accomandita semplice” in seguito al decesso del socio accomandatario e che ne hanno determinato lo scioglimento.
Il Consiglio di Stato è giunto alle stesse conclusioni del Tar, certificando la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale. Il ricorso si intreccia con un altro finito davanti ai giudici amministrativi e che verte sulla proroga delle concessioni demaniali marittime fino al 2033 disposta dagli uffici comunali, ma ritenuta illegittima dal Consiglio di Stato che ha detto stop al rinnovo delle autorizzazioni a partire dal 1 gennaio 2024. Secondo i giudici di Palazzo Spada i titoli in essere non sarebbero più validi, “ma al fine di evitare un significativo impatto socio-economico che deriverebbe da una decadenza immediata e generalizzata di tutte le concessioni”, è stata mantenuta l’efficacia delle stesse fino al 31 dicembre 2023.
C’è quindi un altro anno di tempo prima di mettere all’asta tutte le concessioni. Nel contenzioso si erano inseriti anche un gruppo di operatori turistici – circa una ventina fra balneatori e albergatori – che si erano costituiti insieme al Comune e alla Regione.
Anna Bontempo (Il Centro)