Si svolgeranno oggi, martedì 24 maggio, nella chiesa di San Nicola Vescovo a San Salvo, i funerali di Saverio Tarantini, uno dei più grandi chitarristi del nostro territorio. Aveva 34 anni e da tempo era malato.
Il suo talento musicale era riconosciuto da tutti: aveva militato in diversi band della zona come The Juliet Massacre, Hidden Disturbances, Nectarines e Fusion Trio, inoltre aveva fondato la School of Rock, frequentato da tanti giovani musicisti.
La notizia ha destato molto scalpore e tanti sono stati i messaggi di cordoglio e di affetto verso l’artista sansalvese.
“A volte il destino è crudele”, ha scritto Daniele Colaneri, amico e compagno di avventura negli Hidden Disturbances, “ci lascia impietriti scossi e addirittura quasi senza parole o energie per affrontare queste situazioni, tanto che ci fa quasi sentire in colpa, come se fosse tutta nostra, come se magari facendo diversamente le sorti di altre persone possano cambiare, ma purtroppo non è così… ed eccolo la inevitabile un altro pezzettino di te che se ne va…un altro libro dell’enciclopedia della tua vita chiuso per sempre e lasciato lì a prendere polvere… per anni sono stato perseguitato da questo numero il 22 tanto che me lo sono tatuato, senza un vero e proprio significato… lí vicino a Spina e Luca…beh adesso purtroppo assume tutto il suo significato…. ti voglio bene Saverio SUONAGLIELE A TUTTI!”.
“Non lo vedevo da un bel po’ e la notizia mi ha sconvolto”, ha scritto Antonio Galiano dei The Juliet Massacre, “Era entrato nei TJM nel 2008, abbiamo suonato qualche live con lui, compreso quello di spalla agli Origin che, ovviamente, lo notarono e gli fecero tutti i complimenti del caso.
Iniziammo anche a scrivere pezzi nuovi davvero fighi ed ho pensato di omaggiarlo proprio con quelle canzoni, registrate con un vecchio smartphone in una sala prove di Osimo dove, anche se i video sono davvero di una qualità scadente ed i pezzi non ultimati, emerge tutto il suo talento. Buon viaggio Save‘”.
E chiudiamo con un’altra testimonianza di Rocco Monteferrante: “1000 parole non basterebbero, dico solo che ho avuto la fortuna di averlo a mio fianco in un’avventura bellissima.
Nel brano Africa”93 ha dato il suo meglio, gli avevo solo detto ‘fai tu!!. Sentiti libero di esprimerti come meglio credi.” Sulla base di questo abbiamo fatto un disco intero. Le preghiere non sono bastate a tenerti fra di noi, ma evidentemente ti hanno richiesto per suonare melodie molto più importanti di quelle possibili su questa terra. R.I.P. Saverio Tarantini è stato un onore suonare con te”.
Un abbraccio al papà Carlo ed a tutta la famiglia.
“Non lo vedevo da un bel po’ e la notizia mi ha sconvolto”, ha scritto Antonio Galiano dei The Juliet Massacre, “Era entrato nei TJM nel 2008, abbiamo suonato qualche live con lui, compreso quello di spalla agli Origin che, ovviamente, lo notarono e gli fecero tutti i complimenti del caso.
Iniziammo anche a scrivere pezzi nuovi davvero fighi ed ho pensato di omaggiarlo proprio con quelle canzoni, registrate con un vecchio smartphone in una sala prove di Osimo dove, anche se i video sono davvero di una qualità scadente ed i pezzi non ultimati, emerge tutto il suo talento. Buon viaggio Save‘”.
E chiudiamo con un’altra testimonianza di Rocco Monteferrante: “1000 parole non basterebbero, dico solo che ho avuto la fortuna di averlo a mio fianco in un’avventura bellissima.
Nel brano Africa”93 ha dato il suo meglio, gli avevo solo detto ‘fai tu!!. Sentiti libero di esprimerti come meglio credi.” Sulla base di questo abbiamo fatto un disco intero. Le preghiere non sono bastate a tenerti fra di noi, ma evidentemente ti hanno richiesto per suonare melodie molto più importanti di quelle possibili su questa terra. R.I.P. Saverio Tarantini è stato un onore suonare con te”.
Un abbraccio al papà Carlo ed a tutta la famiglia.
(articolo scritto da Lino Spadaccini da vastosound.blogspot.com