A Cupello i gruppi di minoranza al Consiglio Comunale hanno votato contro il bilancio di previsione del 2022 e gli atti collegati.
Le motivazioni sono legate alle decisioni della maggioranza di centrodestra relativamente alle scelte assunte dopo le due note sentenze adottate dalla sezione abruzzese della Corte dei Conti sui conti consuntivi del 2018 e 2019, che hanno sostanziato la dichiarazione di pre–dissesto per il Comune di Cupello e l’aumento della TARI, IMU e del costo dei servizi a domanda individuale.
L’unica a non subire innalzamenti è l’aliquota IRPEF, ma solo perché già al massimo da diversi anni.
A tutto ciò s’aggiunge una vera e propria ingessatura del bilancio che comporterà attenta vigilanza nella gestione corrente ed eventuali futuri aumenti di tasse e tributi qualora necessario.
Questa è, in sintesi, la situazione economica e finanziaria in cui versa il Comune di Cupello.
La stessa maggioranza, pur a denti stretti, ha ammesso le evidenti difficoltà in cui deve destreggiarsi tra costanti anticipazioni di cassa, osservate puntualmente dalla Corte dei Conti come indice di difficoltà gestionale, ed un Documento Unico di Programmazione Semplificato (DUPS) che dovrà trovare continui aggiornamenti in ragione delle evoluzioni future in termini di tenuta economica e finanziaria.
Una situazione, pertanto, tutt’altro che tranquilla
I gruppi consiliari di minoranza, nell’esprimere la loro contrarietà, hanno altresì evidenziato taluni altri aspetti negativi legati al bilancio come il costo basso a metro quadrato in cui viene posto in vendita un lotto della zona artigianale, dove l’ evidente carenza di servizi rende difficile la vita anche alle poche attività che attualmente v’insistono; un piano triennale delle Opere Pubbliche che rimanda alle future annualità la realizzazione di infrastrutture la cui necessità è alquanto dubbia a fronte della mancanza di interventi manutentivi e della realizzazione di servizi minimali di cui, invece, non c’è alcuna forma di programmazione; la ormai evidente marginalità in cui la nostra cittadina è relegata nel territorio, non esercitando più alcun ruolo significativo neanche nei campi dove avrebbe titolo ad avere la guida, come nel campo dell’energia e dei rifiuti.
Per di più, la maggioranza ha respinto l’emendamento proposto dai gruppi di minoranza, su cui è in corso una petizione popolare, col quale veniva richiesto l’impegno delle risorse finanziarie derivanti dalle royalties e dagli eco-ristori di STOGIT e CIVETA per l’installazione delle centraline di rilevazione della qualità dell’aria.
La ragione da loro verbalmente addotta è stata quella di un errore ‘tecnico’ nella presentazione, senza però fornire risposte concrete su una richiesta datata settembre 2020 sulla quale, da parte loro, continua a regnare un silenzio imbarazzante.
Votata all’unanimità la mozione che chiede la riduzione dell’aumento del 25% delle cartelle esattoriali che stanno per essere inviate dal Consorzio di Bonifica SUD per i terreni irrigui; tale mozione da’ anche mandato al Sindaco di investire l’ANCI Abruzzo affinché si attivi un tavolo con l’Unione delle Bonifiche, al fine di predisporre le necessarie sinergie per abbattere i costi di gestione, oltre alla richiesta della revisione e redazione di un nuovo Piano di Classifica della contribuenza ormai datato e non più attuale.
I gruppi consiliari “Risposta Civica” e “Insieme per Cupello”