Centoventi accessi al giorno e 70mila utenti da soccorrere. Sono questi i numeri del pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Vasto. I medici diretti dal dottor Augusto Sardellone sono però allo stremo. Mancano almeno cinque medici all’organico per coprire le esigenze dell’utenza del Vastese .
“Diffido la Regione – afferma il sindaco, Francesco Menna nel ruolo di autorità sanitaria locale – a voler reperire al più presto nuovo personale medico. E’ a rischio la salute degli utenti, dei turisti e degli stessi medici costretti a turni disumani”.
Dopo il caso di Ortopedia rischia il collasso anche il pronto soccorso. Tanti i disagi anche per i malati oncologici costretti a fare chilometri al giorno per fare la radioterapia: è il calvario sopportato dai pazienti di Vasto costretti ad andare a Campobasso. C’è anche chi va a Teramo.
E poi c’è il caso della Pet Tac di Chieti collocata su un tir, con gravi disagi per i pazienti. Proteste e manifestazioni non sono riuscite ad ottenere l’acquisto di una Pet Tac da collocare all’interno dell’ospedale di Chieti che è punto di riferimento per l’intera provincia. “Il malato oncologico avrebbe bisogno di più rispetto e attenzione, ma per la Regione, il Vastese non esiste”, ha protestato stremata giorni fa D.A, 68 anni. La donna per fare 25 sedute di radioterapia deve andare tutti i giorni a Campobasso.
Paola Calvano