In quest’ultimo mese ci sono arrivate diverse segnalazioni dai cittadini residenti nella zona periferica di Sant’Antonio Abate che ormai si sentono completamente abbandonati. Persistono gli stessi problemi denunciati circa un anno fa e mai risolti.
I marciapiedie i cigli delle strade del quartiere sono ricoperti da erba incolta e la realizzazione dei nuovi marciapiedi per collegare il quartiere con la zona centrale di Vasto nonostante le promesse fatte non è ancoraavvenuta. Il campetto sportivo è in completo stato di abbandono: il manto in erba sintetica, che era stato tolto nel corso dell’ultima campagna elettorale per le elezioni comunali e accantonato su un lato del campo, non è stato ancora rimosso; la rete metallica che circonda il campo è fatiscente e la vegetazione incolta presente nell’area adiacente ne rende pericoloso anche l’accesso.
È stata fatta circa un anno fa dai residenti una raccolta di firme regolarmente depositata in Comune per chiedere l’installazione di due dissuasori di velocità in Via Sant’Antonio Abate, ma fino ad oggi non è stata data alcuna risposta.
Il funzionamento del semaforo all’incrocio con la strada provinciale per San Salvo non è stato mai ripristinato e la circolazione in quel tratto di strada resta ancora pericolosa dato che le auto sfrecciano ad alta velocità senza curarsi delle precedenze.
Per risolvere definitivamente questo problema, invitiamo il Sindaco Menna, nonché Presidente della Provincia di Chieti, a convocare una conferenza di servizi con l’ente provinciale per valutare l’installazione di una rotatorianell’incrocio menzionato. Per quanto concerne, invece, i finanziamenti di riqualificazione del quartiere che prevedono la realizzazione di un parco attrezzato la cui convenzione è stata firmata nel lontano settembre 2021 ad oggi non ancora è stata indetta la gara di appalto per l’inizio dei lavori.
Inoltre, a seguito della presentazione del progetto di riqualificazione, è emersa la presenza di opere abusive nel terreno dove attualmente sorgono il campetto sportivo e il circolo socio culturale, che sembrano essere ancora di proprietà del Consorzio di Bonifica. Per tali opere abusive era in itinere una pratica di sanatoria e cioè una procedura per ottenere in comodato d’uso gratuito di entrambi i siti da parte del Comune, in modo da permettere la realizzazione degli interventi previsti e un miglior utilizzo degli stessi. I residenti si chiedono se ad oggi questa sanatoria è stata portata a termine.
Infine, i cittadini del quartiere vogliono delucidazioni sull’installazione di un’antenna spuntata di recentein un terreno adiacente al Centro Commerciale “Pianeta” in prossimità di un agglomerato di abitazioni. Gli stessi cittadini si chiedono se per tale installazione sono state rispettate:le norme relative alla limitazione dell’esposizione delle persone ai campi magnetici prodotti dalle reti di comunicazione elettronica; la normativa ambientale vigente; la pianificazione urbana e rurale del piano delle telecomunicazioni e gli obblighi della concessione, dell’accesso o dell’uso di suolo pubblico o privato.
Il Direttivo della Lega