Continua ad essere infuocato il clima alla Denso di San Salvo. Fra i lavoratori serpeggia il malumore. Dopo la Fiom Cgil, la Fim Cisl e l’Uglm, sabato è intervenuta anche la Uil-Uilm che nei giorni scorsi ha diffidato l’azienda al rispetto degli accordi sulla rotazione della cassa integrazione. Nel condividere la posizione della Fim sull’unità d’azione dei sindacati, ha tuttavia ricordato la delicatezza del momento e la necessità di offrire al nuovo presidente, Francesco Monaco, l’opportunità di portare lavoro a San Salvo.
“Occorre quanto più lavoro possibile nello stabilimento di Piana Sant’Angelo – afferma il segretario della Uilm, Nicola Manzi – E’ necessario fare squadra per difendersi dai colpi mortali che arrivano dal mercato internazionale. L’obiettivo è dare continuità alla fabbrica del Vastese. Dobbiamo trovare il modo per acquisire ordinativi e lavoro. La partita si gioca su questo punto”.
Francesco Monaco pare sia andato in Brasile per procurare nuovo lavoro alla fabbrica italiana.
Per consentire un futuro alla fabbrica italiana è necessario portare l’elettrificazione a San Salvo.
Nicola Manzi ricorda che l’unione dei sindacati ha permesso di raggiungere in passato i traguardi prefissi. Denso deve rispettare gli accordi ma è necessario dare fiducia al nuovo presidente.
Il segretario della Fiom Cigl, Alfredo Fegatelli ha stigmatizzato alcune decisioni dell’azienda offrendo l’appoggio dei legali del sindacato ai lavoratori che sarebbero stati penalizzati. Fim Cisl ha più volte ribadito all’azienda la netta contrarietà ad ogni operazione di outsourcing (es. logistica) qualunque sia l’azienda che dovrebbe subentrare ma ha ribadito l’importanza dell’unità sindacale.
Duro il segretario dell’Ugl metalmeccanici, Giuseppe Saraceni a giudizio del quale la Denso non rispetta gli accordi.
Paola Calvano