Migliorano le condizioni di salute della 28enne (E.C. queste le sue iniziali) aggredita e ferita alla schiena con un coltello sabato notte dopo una rissa mentre era con il suo compagno e un amico. La ragazza potrebbe lasciare l’ospedale di Chieti già la prossima settimana. Le sue dimissioni sono attese anche dagli inquirenti perché il racconto della donna, assistita dall’avvocato Alessandro Orlando, potrebbe dare una svolta definitiva alle indagini e aiutare i carabinieri a ricomporre il puzzle della movimentata notte.
“Il mio cliente è stato coinvolto. E’ intervenuto solo per aiutare E.C e il suo compagno”, sostiene l’avvocato Baccalà.
Ad accoltellare la 28enne non può essere stato il 29enne (L.D.) assistito dagli avvocati Arnaldo e Francesco Tascione perché il giovane, proprietario della vettura contro cui sono stati sparati colpi di pistola, è stato a sua volta ferito ad una coscia ed era distante dalla ragazza quando è stata colpita.
Ora l’attenzione dei carabinieri si concentra dunque sugli amici del 29enne che insieme a lui hanno affrontato il gruppo rivale.
Il legale degli amici di L.D., l’avvocato Antonello Cerella, spezza una lancia a favore dei propri assistiti. “In quei secondi è successo di tutto. Tutti potrebbero aver colpito la donna anche inavvertitamente. Al momento non ci sono certezze. Ogni conclusione potrebbe essere azzardata”, afferma il legale.
Certo è che la posizione di chi ha ferito la 28enne è delicata. L’accusa è di tentato omicidio.
Per avere un quadro più preciso, i carabinieri, su disposizione del sostituto procuratore Vincenzo Chirico, hanno sequestrato oltre all’auto di L.D. danneggiata da colpi di pistola, anche l’auto del gruppo rivale. Quello che è al suo interno e le tracce ematiche potrebbero raccontare altri particolari.
Sono state eseguite anche diverse perquisizioni domiciliari, ma il tenente Vincenzo Renzi, comandante del nucleo radiomobile dei carabinieri, come è giusto che sia, al momento preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione.
- Paola Calvano
