E’ stato assolto dalle accuse di maltrattamenti in famiglia e rapina grazie agli approfondimenti richiesti dalla Procura e alle dichiarazioni dei testimoni. E’ la fine di un incubo per il 40enne di Vasto (M.D. queste le sue iniziali). Le argomentazioni del legale dell’imputato, l’ avvocato Antonello Cerella, unite alle testimonianze, hanno convinto il giudice Anna Rosa Capuozzo dell’innocenza dell’uomo.
Una storia questa che racconta come la rabbia possa arrivare a rovinare quello che è stato almeno per un po’ un rapporto d’amore. M.D. è stato assolto perché persone informate sui fatti non hanno confermato ai giudici quelle violenze di cui era accusato l’uomo e neppure la rapina. Eppure il capo d’imputazione era pesante: “M.D., al fine di procurarsi ingiusto profitto, il 20 gennaio 2021 dopo essere entrato a casa di M.O. usando violenza la strattonava con forza tanto da farla cadere. A quel punto s’impossessava del suo telefono e della sua auto una Daewoo Matiz. Tutto questo con l’aggravante della recidiva”.
“Durante le indagini – spiega l’avvocato Cerella – è emerso che nessuna certificazione medica confermava lesioni o traumi da strappo e caduta e i vicini di casa della vittima, sulla notte in cui il mio cliente avrebbe sottratto con la forza la vettura alla compagna, hanno dichiarato che invece M.D. aveva pernottato a casa della donna”.
Troppi particolari diversi e nessuna prova. Il primo ad avere dubbi è stato il procuratore Giampiero Di Florio che dopo aver valutato il caso, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato. Le arringhe hanno completato il quadro difensivo convincendo il giudice Anna Rosa Capuozzo dell’innocenza del quarantenne.
L’avvocato Cerella si riserva ora di presentare una controquerela per diffamazione. “Valuterò insieme al cliente”, afferma il legale.
Paola Calvano