A seguito della nostra conferenza stampa relativa al parcheggio di Piazza Vitale Artese, vi è stata una prima risposta da parte delle quattro liste della Maggioranza livorosa ed ineducata: precisiamo che non siamo e non saremo mai contro le opere pubbliche, ma ci opponiamo ad un’Amministrazione che definisce i Colleghi Consiglieri come “asini” che agiscono in preda a “deliri” e “farneticazioni” per il sol fatto che siedono nei banchi dell’opposizione e che quindi, a loro dire, non hanno lo stesso diritto di sollevare osservazioni.
Ci hanno sbeffeggiati, appellandoci “geni della matematica” e “perdenti”, contestandoci di non saper amministrare, né di saper “leggere gli atti pubblici”, come se il diritto di aprire quelle carte e leggerle fosse loro esclusivo appannaggio..
Non solo e non tanto offendono noi quanto il 49% dei cittadini sansalvesi che nei sottoscritti ha riposto la propria fiducia, chiedendo costantemente e legittimamente di dar voce alle diverse necessità e perplessità. Ed è stato ancor più grave offendere gli organi giuridico – amministrativi da noi interpellati, definendoli ”Corte Celeste”.
Orbene, le nostre perplessità sono diventate certezze dal momento in cui abbiamo approfondito gli atti, anche se abbiamo letto con piacere il riconoscimento da parte delle quattro liste di maggioranza che i posti auto aggiuntivi a servizio della collettività sono solo 12 e non 54 come hanno voluto fare credere in tutti i precedenti comunicati e atti amministrativi.
Ricordando ai nostri concittadini che il tutto è avvenuto solo ed esclusivamente a fini elettorali, chiediamo: perché in questi dieci anni si è dovuta attendere un’asta pubblica al rialzo infinito senza limite alcuno per abbattere due strutture pericolanti e pericolose per la città e per i cittadini? Se quest’asta pubblica non ci fosse stata quali erano le intenzioni e le volontà dell’Amministrazione di centrodestra per mettere in sicurezza l’area così pericolosa e degradata?
Poiché è lecito porre delle domande all’Amministrazione al fine di fare un minimo di chiarezza su quanto accaduto, chiediamo ancora:
È lecito sapere e far sapere alla città se la gara d’appalto si è espletata nel modo corretto?
È lecito sapere e far sapere alla città se la ditta aggiudicataria dei lavori avesse la categoria prevalente di qualificazione idonea per svolgere i lavori stessi?
È lecito sapere e far sapere alla città se ci sono state delle prescrizioni da parte degli enti sovracomunali e se i lavori sono stati eseguiti secondo le prescrizioni indicate dagli stessi enti?
È lecito sapere e far sapere alla città se le procedure di variazione urbanistica adottate sono conforme alle normative vigenti?
È lecito sapere e far sapere alla città se il mandato illimitato per l’asta pubblica conferito al funzionario comunale è sancito dalle leggi che disciplinano la pubblica amministrazione?
Orbene, laddove dovessero ravvedersi delle illegittimità, pensiamo che chi ha sbagliato debba assumersene anche le responsabilità ad ogni livello.
I consiglieri di Minoranza continueranno a rispettare indistintamente cittadini e gli Enti, vigilando, come è nelle proprie competenze , sugli organi amministrativi comunali. Anzi, ove necessario alzeremo il tiro, perché di certo non ci facciamo intimorire con comunicati stampa di basso livello.
I consiglieri di minoranza