“E’ evidente che ormai la riserva naturale di Punta Aderci ha smesso di svolgere la sua funzione di conservazione, tutela, ripristino e ricerca scientifica. Cioè tutte quelle attività proprie delle aree protette”. E’ caustico il commento di Nicholas Tomeo, referente del Forum civico ecologista, all’indomani della consegna dell’oscar per l’ecoturismo 2022 al Comune di Vasto per la riserva naturale di Punta Aderci.
Il riconoscimento, dato da Legambiente al termine del Ttg Travel Experience di Rimini, si basa sul turismo ecosostenibile che punta sulla valorizzazione della natura e dei territori. Ma per le associazioni cittadine è la conferma che l’area protetta di Vasto svolge più una funzione turistica che di conservazione ambientale.
“Punta Aderci ha virato da tempo verso l’afflusso e la massificazione turistica”, riprende Tomeo, “tant’è vero che il premio viene consegnato proprio nell’ambito di una fiera per il turismo, non per gli ambienti naturali. Il fatto che si esulti perché la riserva di Punta Aderci prenda un premio di riconoscimento come destinazione turistica, significa che ha smesso di svolgere la propria funzione, che non è quella di attrarre turisti, se non in senso indiretto, ma di conservazione, tutela, protezione degli habitat, della flora e della fauna , non di commercializzazione del territorio. A riprova di questa tendenza che si va consolidando anno dopo anno”, incalza il referente del Forum, “c’è la totale mancanza di decisioni importanti, come la limitazione degli accessi alle spiagge durante i mesi estivi, che sono di fondamentale importanza per la tutela di quei luoghi. Oppure l’assenza di qualsiasi azione che riporti il fratino, simbolo della riserva, a nidificare su quella parte di territorio dove non depone più le uova da undici anni. Si fa sfoggio di questi premi però poi a livello naturalistico mancano queste fondamentali azioni”, conclude Tomeo.
Nel frattempo Punta Aderci è senza gestore dal 30 settembre, cioè da quanto è scaduta la convenzione con la Cogecstre che dal 2011 si occupa della gestione dell’area protetta istituita nel 1998 con legge regionale. A distanza di 11 anni dall’appalto vinto dalla cooperativa di Penne presieduta da Fernando Di Fabrizio, l’amministrazione comunale si accinge a reperire un nuovo gestore per il parco costiero e per la riserva naturale Marina di Vasto attraverso un bando unico che, annunciato come imminente dall’assessore all’ambiente Gabriele Barisano, non è ancora stato pubblicato.
C’è attesa anche per il nuovo piano di assetto naturalistico (Pan), di cui si è discusso di recente in consiglio comunale grazie ad una interrogazione di tre consigliere di minoranza, Maria Amato, Alessandra Notaro e Alessandra Cappa. Insomma, tante le questioni sul tappeto e i nodi ancora da sciogliere.
Anna Bontempo (Il Centro)