L’importanza di non dimenticare mai le proprie radici che ha un valore economico e turistico. Il “Turismo delle radici” è un’offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione, che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che, vale la pena ricordarlo, sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone. Nel 1997 l’Enit inseriva nella categoria «Turista delle Radici» 5,8 milioni di viaggiatori che visitavano il nostro paese. Nel 2018, undici anni dopo, questo numero era aumentato a 10 milioni (+72,5%). Nel 2018 il flusso economico in entrata generato dal Turismo delle Radici è stato pari a circa 4 miliardi di euro (+7,5% rispetto all’anno precedente).
Del turismo delle radici, un’esperienza autentica, alla ricerca delle origini se ne parlerà domani, 26 ottobre alle ore 11:15, nell’aula magna dell’Itset Filippo Palizzi. Dopo i saluti della dirigente scolastica Nicoletta Del Re e di Laura Di Russo, referente Cram Emigrazione Abruzzo, ci saranno gli interventi di Marina Gabrieli, responsabile comunicazione “Turismo delle radici” del ministero degli Esteri, di Alessandra Portinari, presidente del Premio Dean Martin e di Maxi Manzo, musicista, compositore, operatore culturale itali-argentino e autore del docufilm “El Vestido de Dora”.