“Il nostro progetto non prevede il cemento sulla Via Verde, ma la cura e la manutenzione delle caratteristiche naturali che caratterizzano il percorso”. Gennaro Baccile e Filippo Molino della Ats Geie Costa dei Trabocchi replicano così ai rappresentanti di Confesercenti e della opposizione consiliare che nei giorni scorsi avevano criticato la proposta presentata in Provincia dalla associazione temporanea di imprese formata da operatori economici abruzzesi ed esteri.
“Sono dichiarazioni aggressive ed offensive”, attaccano Baccile e Molino, “leggendo i loro interventi abbiamo l’impressione che gli amministratori vastesi e la dirigenza della Confesercenti non abbiano letto interamente il progetto e si riferiscano ad altro”.
I due imprenditori entrano poi nel merito della proposta depositata in Provincia nei mesi scorsi.
“Il nostro progetto prevede divieto assoluto di uso di cemento lungo il percorso con l’abbattimento, tra l’altro, anche dei manufatti già installati per i servizi igienici da sostituire con strutture eco-compatibili”, spiegano i due imprenditori, “il coinvolgimento nella gestione e nella manutenzione sia delle amministrazioni locali , sia dell’imprenditoria locale; una regolamentazione da parte della Regione Abruzzo che obblighi all’utilizzo prioritario alle autoctonie alimentari abruzzesi per le attività di ristorazione; il 25% degli utili annuali fino al massimo di 1.200.000 euro alle amministrazioni locali sotto forma di opere pubbliche e alle associazioni ambientaliste; la cura e la manutenzione del verde e delle caratteristiche naturali che caratterizzano il percorso; l’educazione pubblica all’accoglienza e il preordinamento dell’intera collettività alla crescita reputazionale dell’area. Da buoni cocciuti abruzzesi siamo abituati a fare le cose mentre le pensiamo e non riusciamo a capire come in Abruzzo si pensino cose senza mai farle o peggio si ostacoli chi ha voglia di fare”, concludono Baccile e Molino.
L’intervento dei due imprenditori dell’associazione temporanea Geie Costa dei Trabocchi prende spunto dall’acceso dibattito che si è aperto in città sulla gestione della Via Verde. Il primo a prendere posizione era stato l’assessore all’ambiente Gabriele Barisano. Erano in seguito intervenuti i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Guido Giangiacomo, Vincenzo Suriani e Francesco Prospero, firmatari di una mozione con cui chiedevano all’amministrazione comunale di “assumere una posizione decisamente contraria alla proposta di gestione presentata dall’associazione temporanea di imprese”; il sindaco e presidente della Provincia Francesco Menna (“Non venderemo, né svenderemo la Via Verde”) e successivamente Franco Menna, Simone Lembo e Lido Legnini della Confesercenti.
Anna Bontempo (Il Centro)