Diciannove anni fa la strage di Nassiriya! Era il 12 novembre del 2003 quando un attentato terroristico alla base italiana in Iraq uccise 19 italiani e 9 iracheni nella missione di pace Antica Babilonia. Una ventina gli italiani, tra militari e civili, che rimasero feriti.
Sono trascorsi 19 anni da quella terribile tragedia ma il ricordo è ancora vivo e il pensiero è sempre rivolto alle famiglie di chi ha perso la vita mentre era al servizio del nostro Paese.
Tra gli italiani dodici Carabinieri: Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone.
Cinque i militari dell’Esercito: Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci.
Due i civili: il regista Stefano Rolla e il cooperante internazionale Marco Beci.
Dal 2009, il 12 novembre, è la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.
Ed oggi più che mai il mio pensiero è rivolto alla memoria di tutti gli italiani che hanno sacrificato la loro vita al servizio dell’Italia e della Comunità internazionale, per il raggiungimento della pace.
Mi unisco infine alle parole espresse oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “I tanti concittadini, che continuano a operare all’estero con generosità e altruismo per la stabilizzazione delle crisi e la soluzione dei conflitti, sono espressione autentica di un Paese coeso e pronto ad offrire il proprio contributo nelle più travagliate regioni del mondo a salvaguardia della stabilità e del rispetto dei diritti umani, valori fondanti la nostra Costituzione. A loro la Repubblica guarda con affetto e profondo rispetto”.
Per ricordare, per non dimenticare!
Così in un post su Facebook il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna.
foto Ansa