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Coldiretti, ieri la sfilata dei trattori e solidarietà per la Giornata del ringraziamento

La benedizione dei trattori provenienti dalle campagne vastesi, la visita all’emporio della solidarietà e l’offertorio con le produzioni agricole per un messaggio di speranza che arriva dai ‘custodi del territorio’: nonostante la pioggia, caduta fin dalle prime ora della mattina, c’erano centinaia di persone questa mattina a Vasto, nel quartiere San Paolo, dove è stata festeggiata per la prima volta la tradizionale Giornata del ringraziamento promossa da Coldiretti Chieti.

Cittadini e imprenditori agricoli, insieme al presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli, al direttore provinciale Francesco Perillo, ai consigli sezionali e ai giovani, alle donne e ai pensionati di Coldiretti hanno celebrato – alla presenza del sindaco Francesco Menna e dell’assessore Anna Bosco – un suggestivo e antico rito che, inaugurato dalla Confederazione nazionale coltivatori diretti nel 1951, nacque per ribadire l’ispirazione dell’organizzazione professionale alla dottrina sociale cristiana e per ringraziare il Signore del raccolto concesso.

“La Giornata del ringraziamento – spiega il direttore Perillo – è una tradizione che, inaugurata nel 1951, venne in seguito mutuata dalla Conferenza episcopale italiana per essere inserita nel calendario liturgico. Nacque, per intuizione del presidente Paolo Bonomi, per ribadire il legame con la dottrina sociale cristiana e per ringraziare il Signore del raccolto concesso. Un rito antico che non perde mai il suo fascino e che, in alcuni paesi a vocazione agricola, è diventata una tradizione che richiama tanti visitatori”.

Ad aprire la manifestazione il raduno dei mezzi agricoli nel piazzale antistante lo stadio Aragona e la sfilata dei trattori lungo le vie del centro. A seguire, la santa messa nella chiesa San Paolo, celebrata da don Gianni Sciorra che ha ricordato il forte legame tra gli agricoltori e la comunità cristiana, ed il tradizionale offertorio con olio, vino, ortaggi e confetture, pane e pasta provenienti dalle campagne vastesi. Al termine della celebrazione, la benedizione dei mezzi agricoli in piazza e la visita all’emporio della solidarietà, struttura benefica gestita dalla parrocchia a cui sono stati destinati i cesti dei prodotti agricoli.

Ma oltre alla cerimonia, celebrata da oltre settant’anni in tutta Italia, la giornata è stata l’occasione per un importante momento di riflessione sul futuro dell’agroalimentare, su cui pesa il ‘pericolo’ del cibo sintetico. In occasione della Giornata è stato infatti lanciata in provincia di Chieti la petizione promossa da Coldiretti per promuovere una legge che vieti produzione, uso e commercializzazione del cibo sintetico in Italia.
Nella sala parrocchiale gremita per l’evento è stato trasmesso un video informativo e si sono susseguiti gli interventi del presidente Tilli, del direttore Perillo e del sindaco Menna, che ha sottoscritto la petizione al termine dell’incontro.
“Siamo allarmati e preoccupati – ha detto il presidente Tilli – Dalla carne prodotta in laboratorio al latte ‘senza mucche’ fino al pesce senza mari, il cibo in provetta potrebbe presto inondare presto il mercato europeo, guidato da investimenti e interessi di colossi dell’high tech, della chimica, della finanza. Il cibo sintetico è presentato spesso come opportunità per l’ambiente e per la salute, ma si tratta di fase informazioni dietro cui si cela una strategia di annullamento del cibo inteso come condivisione, come legame con la storia, la tradizione e la cultura”.

Queste invece le parole che ha espresso ieri il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna: “Questa mattina ho partecipato a Vasto alla Giornata provinciale del Ringraziamento di Coldiretti. Un momento per ricordare lo stretto legame tra l’agricoltore e la comunità cristiana e per celebrare un antico rito della tradizione contadina. Una mattinata importante per ricordare anche il valore della tutela del territorio in un anno tra l’altro particolare e difficile tra guerra e caro energia. E’ importante salvaguardare la terra e valorizzarla nella maniera più rispettosa possibile. Dobbiamo tutti guardare al futuro con speranza, consapevoli del ruolo che l’agricoltura, attraverso il lavoro degli agricoltori e delle imprese, può svolgere per la ripresa del territorio in termini economici e occupazionali anche per le giovani generazioni.
E’ necessario dunque mettere l’agricoltura al centro dell’agenda politica, economica e sociale.
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