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Rifiuti, da 5 sindaci stop al Civeta: “Il nuovo statuto va modificato”

L’atto di sottoscrizione della trasformazione del Civeta in società di capitali è fissato al 2 dicembre, ma cinque comuni chiedono il rinvio, ritenendo necessario apportare alcune modifiche alla bozza di statuto. Sulla trasformazione societaria del Consorzio di Cupello che gestisce il polo impiantistico di Valle Cena, frenano i sindaci di San Salvo (Emanuela De Nicolis), Casalbordino (Filippo Marinucci), Monteodorisio (Catia Di Fabio), Pollutri (Nicola Mario Di Carlo) e Villalfonsina (Mimmo Budano), secondo i quali l’importante passaggio non può essere effettuato prima del 20 dicembre.
I motivi sono racchiusi in una lettera che i cinque sindaci hanno inviato al Commissario del Civeta, Enzo De Vincentiis, al presidente della Regione Marco Marsilio, all’assessore regionale Nicola Campitelli e ai loro omologhi di Vasto (Francesco Menna), Cupello (Graziana Di Florio), Scerni (Daniele Carlucci) e Arturo Scopino, commissario della Comunità Montana medio ed alto vastese.
Il rinvio chiesto dai comuni dovrebbe servire ad apportare alcune modifiche alla bozza di statuto che presenterebbe alcune criticità.
“Da una prima lettura lo statuto proposto pare non rispondere appieno al Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (Tusp)”, spiegano i cinque amministratori, che partendo da questa premessa suggeriscono una serie di modifiche.
I correttivi da apportare secondo De Nicolis, Marinucci, Di Fabio, Di Carlo e Budano, riguardano le competenze dell’assemblea e il controllo analogo congiunto dei soci, il sistema di rappresentatività dei comuni, quello relativo alla presentazione delle liste per l’elezione dei componenti del consiglio di amministrazione (Cda), la eliminazione delle soglie di rappresentanza di capitale sociale per la presentazione delle liste.
I firmatari del documento ricordano infine che la modifica all’articolo 70 dello statuto in vigore, preliminare alla trasformazione del Civeta in srl, “richiede la maggioranza dei voti computata secondo l’attuale criterio di votazione, per teste e per quote”.
Per tutte queste ragioni e riservandosi di trasmettere quanto prima una più puntuale proposta di revisione dello schema di statuto, i cinque sindaci chiedono che la data di sottoscrizione non possa essere fissata prima del 20 dicembre.
Si tratta di capire ora se le richieste di modifica verranno accolte o se la trasformazione del Civeta in srl avverrà il 2 dicembre secondo il programma stabilito.
Anna Bontempo (Il Centro)
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