Portare i flussi cicloturistici dalla costa all’entroterra creando collegamenti con i paesi dell’interno e sfruttando i prodotti identitari del territorio, primo fra tutti la ventricina. La proposta è stata lanciata ieri nella sede del Gal Costa dei Trabocchi a Palazzo D’Avalos, in occasione della presentazione della nona edizione del circuito Sannita mountain bike 2023: sei appuntamenti – dal 26 marzo al 23 luglio – nelle varie località abruzzesi e molisane (Scerni, Aielli, Boiano, Castel del Monte, Agnone e Carovilli), nei luoghi dove vissero i Sanniti.
L’occasione è stata altresì propizia per lanciare alcune idee sul cicloturismo, che ha conosciuto un forte impulso in questi ultimi anni grazie alla Via Verde, tra cui un grande evento a carattere nazionale che riesca a far arrivare sul territorio migliaia di cicloturisti.
LA CICLOVIA DELLA VENTRICINA – “Questa infrastruttura ha cominciato a contare molto: negli ultimi due anni abbiamo sperimentato numeri importanti sul cicloturismo”, ha esordito Luigi Di Lello, presidente Asd “Sulle orme dei Sanniti”, “il problema ora è creare collegamenti tra la costa e i paesi dell’interno che devono anche loro avvantaggiarsi dalla presenza della Via Verde. Il fruitore deve percepire che si sta avventurando in un luogo dalla grossa valenza. Dobbiamo sfruttare soprattutto l’enogastronomia ed il prodotto del territorio più identitario in assoluto, cioè la ventricina, creando la Ciclovia della ventricina, un percorso che attraversa tutti i comuni del medio ed alto vastese dove si produce il tipico insaccato”.
GAL COSTA DEI TRABOCCHI – Per il direttore Carlo Ricci, che ha rimarcato “l’aumento esponenziale del cicloturismo”, c’è la necessità di costruire “una rete di percorsi cicloturistici utilizzando strade rurali dismesse. Alcuni anelli che dalla costa portano verso l’interno esistono già e fanno parte della rete ciclabile dei trabocchi”, ha rimarcato Ricci, “sono state già utilizzate nel corso di questa estate , ma c’è ancora tanto da fare”.
Presenti alla conferenza stampa alcuni amministratori – il sindaco di Scerni Daniele Carlucci e il vice sindaco di Monteodorisio, Alessandro Mucci – Nicola Iasci, presidente dell’associazione Inn Bike, Giuseppe Di Marco, nel doppio ruolo di presidente della Dmc Costa dei Trabocchi e di Legambiente e dell’imprenditore vastese, Filippo Molino.
SCERNI E MONTEODORISIO – “Dobbiamo fare squadra e remare tutti nella stessa direzione”, è stato il monito del sindaco di Scerni, Carlucci, il quale ha ricordato la presentazione da parte del suo comune e di altri (tra cui Monteodorisio), di alcuni progetti sul cicloturismo ancora in attesa di finanziamenti. “Vogliamo che il turista della Costa dei Trabocchi venga a scoprire i nostri territori”, ha aggiunto il primo cittadino, “questi eventi devono essere il sale che arricchisce la nostra offerta turistica”.
Il vice sindaco di Monteodorisio, Mucci ha ricordato la recente realizzazione di un corso per formare istruttori di cicloturismo, aggiungendo un altro tassello importante alla discussione. Sul concetto di squadra ha insistito anche Di Marco, secondo il quale il territorio spesso è diviso sulle scelte importanti. Su alcune criticità della Via Verde – tra cui il mancato completamento – ha insistito Molino.
Anna Bontempo (Il Centro)