Proseguono le indagini della polizia sull’incendio alla macchina del sindaco di Vasto, Francesco Menna. Gli investigatori da quanto si apprende non potranno contare sull’aiuto della videosorveglianza per ricostruire l’accaduto e stabilire se si è trattato davvero di un incendio doloso. Nessun impianto pubblico ha ripreso la scena. L’auto in fiamme ha confermato l’assoluta inefficienza delle telecamere comunali.
Un fatto che i consiglieri del centrodestra lamentano da tempo e che hanno ribadito in una interrogazione. Guido Giangiacomo, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani hanno interrogato il sindaco e l’amministrazione per sapere “se il sistema di videosorveglianza sia attivo e quante telecamere funzionano. In caso contrario quando sarà riattivato il servizio?”, chiedono.
E ancora: “E’ vero che non c’è nessuno incaricato della manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti? Quando sarà nominato un manutentore?”.
Il centrodestra chiede che sia efficiente e collegata in via remoto con le caserme di polizia e carabinieri e in grado di mostrare subito alle forze dell’ordine quello che accade accelerando il loro intervento.
“L’assenza di videosorveglianza – annotano Giangiacomo, Prospero e Suriani – è in netto contrasto con il protocollo d’intesa siglato con la prefettura “Mille occhi sulla città”, un protocollo importante per la sicurezza”.
La stessa preoccupazione arriva dall’associazione in difesa dei cittadini, Codici il cui referente è Riccardo Alinovi che afferma: “Se le telecamere avessero funzionato le forze dell’ordine avrebbero individuato buona parte degli autori dei furti messi a segno nelle case dei vastesi. Il sistema va revisionato. Le telecamere vanno riattivate e le immagini vanno trasmesse subito a polizia e carabinieri. Quanto accaduto al sindaco Francesco Menna racconta la necessità di intervenire per adeguare e far funzionare degli impianti che avrebbero dovuto essere di supporto alle forze dell’ordine”.
Paola Calvano
