L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo ha raggiunto il target di spesa assegnato per il 2022 dal Programma Operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi (FEAMP), nell’ambito delle azioni svolte a favore del settore dell’economia ittica regionale, raggiungendo e superando il target di spesa assegnato alla Regione Abruzzo dal Ministero delle Politiche agricole, che ha certificato per l’anno in corso investimenti pari a oltre il doppio del target assegnato per il 2022.
Lo rende noto il Vicepresidente della giunta regionale con delega alla pesca Emanuele Imprudente.
I contributi e finanziamenti erogati nel 2022 ammontano a 3.171.347 euro, e quelli impegnati complessivamente ad oggi a valere sul FEAMP sono pari a euro 17.806.634,00, che hanno generato oltre 34 milioni di investimenti complessivi con la compartecipazione dei privati. Nello specifico si è portato a termine, con il compimento e la liquidazione di progetti di investimento nel settore privato della pesca e dell’acquacoltura, interventi a favore di salute e sicurezza, efficienza energetica e difesa dell’ambiente marino, qualità dei prodotti e utilizzo delle catture indesiderate.
Nel 2022 il Servizio Sviluppo Locale ed Economia Ittica ha, inoltre, avviato e pubblicato due bandi, il primo destinato alle imprese abruzzesi per interventi strutturali per favorire la commercializzazione e la trasformazione del prodotto ittico e l’altro destinato agli investimenti produttivi in all’acquacoltura, finalizzata al rafforzamento della competitività e della redditività del settore e ad ampliarne le prospettive di sviluppo. Sono state anche già approvate le relative graduatorie.
“Oggi, a programmazione conclusa con la pubblicazione degli ultimi due bandi a sostegno del settore dell’acquacoltura e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici abbiamo determinato l’utilizzo al 100% della dotazione finanziaria assegnata alla Regione Abruzzo. – sottolinea il Vicepresidente regionale Emanuele Imprudente – Possiamo così testimoniare come negli ultimi due anni tali risorse, unitamente ai fondi di bilancio regionali del Fondo Unico della pesca, abbiano costituito l’unico strumento finanziario di sostegno al comparto ittico, caratterizzato da una crisi che ha incalzato l’intera economia occidentale”.