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La Procura apre un fiscicolo sulla morte di Pamela Battaglia

Aperto un fascicolo sulla morte di Pamela Battaglia, la bimba di 7 anni morta il giorno di Capodanno per arresto cardiaco. Un passaggio dovuto da parte della procura dopo la denuncia contro ignoti presentata dal padre della piccola, Giuseppe Battaglia, 42 anni. Distrutto dal dolore per la morte inaspettata della sua bambina, non si rassegna e invoca chiarezza. Il quarantaduenne non crede al fatto che sua figlia possa essere morta per le conseguenze di una influenza. Gli avvocati Raffaele Giacomucci e Antonella De Toma hanno presentato una denuncia al sostituto procuratore Silvia Di Nunzio.
Il reato ipotizzato è “omicidio colposo”. La magistratura a questo punto acquisirà la cartella clinica della bambina e assumerà informazioni sul decorso e sulla cura della piccola paziente. Qualora la documentazione dovesse convincere il magistrato della inevitabilità del decesso, la denuncia sarà archiviata. In caso contrario il pm nominerà dei consulenti a cui affidare l’esame autoptico sul corpo riesumato della bambina.
Il padre di Pamela sostiene che la figlia non soffrisse di alcuna patologia cardiaca – afferma l’avvocato Giacomucci – l’uomo assicura che la figlia era una bimba sana, vivace e molto intelligente. E’ comprensibile che un padre invochi la massima chiarezza”.
Gli operatori che hanno seguito le ultime ore di vita della bambina sono sereni e sono sicuri di aver fatto il possibile per rianimare Pamela andata in arresto cardiaco alle prime ore del 1 gennaio dopo 3 giorni di febbre.
Paola Calvano
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