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Pini da abbattere in via Garibaldi a Vasto, controlli dei carabinieri forestali

Sui 15 pini di corso Garibaldi si muovono i carabinieri forestali. E’ finito nel mirino dei militari della stazione di località San Leonardo il progetto per la riqualificazione dei marciapiedi nella centralissima arteria che prevede l’abbattimento di un filare di alberi presenti in quella zona da decenni. I carabinieri forestali, che l’altro giorno sono andati in Comune, stanno acquisendo informazioni sull’intervento contestato dal neonato Comitato civico “Amici degli Alberi”, ma ritenuto necessario dal sindaco Francesco Menna che nei giorni scorsi ha annunciato di voler tagliare “tutti i pini presenti lungo le strade della città e di volerli sostituire con piantumazioni compatibili con il contesto urbano”.

Per quanto riguarda corso Garibaldi il progetto redatto dai tecnici del settore lavori manutenzione civile e stradale del Comune prevede “la messa in sicurezza dei marciapiedi, in quanto pericolosi per i pedoni a causa dei vari dislivelli creati dalle radici delle piante ed il ripristino degli scivoli per i diversamente abili”. L’importo dei lavori è stato stimato in 15mila euro.

I carabinieri forestali si sono mossi in seguito all’esposto presentato dal Comitato civico nato per la tutela e la valorizzazione del verde pubblico e privato. Secondo il sodalizio, il cui referente è Gian Carlo Denicola, l’abbattimento di pini sani e rigogliosi è in violazione del regolamento del verde di cui il Comune si è dotato nel 2020 e che all’articolo 8 “vieta il taglio indiscriminato di alberi presenti nelle aree pubbliche e private cittadine”, a meno che non sia accertato preventivamente lo stato di pericolo o di danno costituito dal permanere della pianta , l’eventuale condizione patologica degenerativa, oppure durante la realizzazione di opere deve essere accertata l’impossibilità di mantenere l’albero in vita”.

Inoltre l’articolo 16 del richiamato regolamento del verde tutela i filari alberati dotati di rilievo paesaggistico, ambientale e storico-culturale” e l’articolo 18 detta ulteriori norme di salvaguardia. L’esposto, che suggerisce soluzioni alternative al taglio, quali l’alleggerimento delle chiome tramite potatura, è stato inviato anche alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Chieti- Pescara e al Comando di polizia locale.

Intanto ieri la Commissione Affari istituzionali presieduta da Lucia Perilli che avrebbe dovuto esaminare, tra i vari punti all’ordine del giorno, anche le modifiche al regolamento del verde proposte dagli uffici comunali, dalla consigliera Maria Amato e dalle Guardie ambientali Wwf, ha rinviato – di comune accordo tra maggioranza ed opposizione – la discussione al 16 febbraio.

Anna Bontempo (Il Centro)

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