Prima il corteo, partendo da piazza Giovanni XXIII dove c’è la sede comunale, per raggiungere il Monumento ai caduti per deporre un mazzo di fiori sulla lapide di Settimia Spizzichino, poi la commemorazione nella sala “Leone Baduzzi” presso La Porta della Terra.
Così il Comune di San Salvo ha celebrato la Giornata della memoria a 78 anni dall’ingresso delle truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz.
L’Amministrazione comunale ha voluto ricordare quegli avvenimenti con il mondo della scuola e le associazioni combattentistiche d’Arma, i parroci della città (don Raimondo Artese, don Beniamino Di Renzo e don Ambrose Petroni) e cittadini.
Il sindaco Emanuela De Nicolis nel salutare tutti i convenuti ha esordito di vivere questa giornata con profonda emozione che segna “la punta massima dei crimini dell’uomo possa aver compiuto contro l’umanità. Per quanto lo si voglia, è davvero impossibile riuscire a comprendere quello che ci ha consegnato il secolo scorso della storia della Shoah e di ciò che l’uomo è stato capace di commettere nell’indifferenza generale”.
Ha spiegato come “la memoria è il prezioso contenitore della nostra vita. E la lapide a Settimia Spizzichino, unica superstite del rastrellamento dei ghetto di Roma del 16 ottobre del 1943 deportata ad Auschwitz con la madre, due sorelle e una nipotina, diventata per noi il luogo del ricordo di quanti hanno perso la vita per la follia collettiva di chi ha ritenuto di dover annientare un popolo, un pezzo di futuro con l’uccisione di milioni di persone”.
Il sindaco ha rivolto un grazie speciale agli alunni dell’Istituto comprensivo “Gianni Rodari” e agli studenti del Consiglio comunale dei ragazzi dell’Istituto omnicomprensivo “Mattioli-D’Acquisto” e dirigenti scolastici Vincenzo Parente e Annarosa Costantini.
“Sembra che l’essere umano abbia perso la sua umanità, la capacità di visione, la percezione dell’altro come parte di un uno unico e irripetibile. Raggiungere la profondità dei cuori di ognuno è il nostro obiettivo per lasciarvi un messaggio di speranza indelebile” ha concluso il sindaco il suo intervento.
Il presidente del Consiglio comunale Tiziana Magnacca ha spiegato come sia “un dovere per la nostra civiltà occidentale costruire la memoria di questi avvenimenti e senza la Giornata della memoria un pezzo di storia così tragica e dolorosa potrebbe andare perduto. Abbiamo il dovere di costruire il senso della memoria”.
Ed aggiunto come sia indispensabile che i giovani siano consapevoli che c’è stata una stagione, con le sue conseguenze nefaste, della sopraffazione dell’uomo sull’uomo. Il presidente Magnacca ha ricordato come nel 2022 , assieme all’allora assessore alla Cultura Maria Travaglini, fu fatta la scelta di collocare una lapide a una testimone della Shoah.
La scelta è caduta su Settimia Spizzichino una donna vittima come milioni di altre donne della follia dell’annientamento di una razza “con le donne che hanno subito la violenza sulla violenza”.
Apprezzati gli interventi del sindaco baby Fabio Tascone e Giulia Racano, assessore alla Cultura del Consiglio comunale dei ragazzi.