E’ senza gestione da fine settembre la riserva naturale di Punta Aderci, la prima area protetta istituita in Abruzzo nella fascia costiera. Il bando di gara – annunciato come imminente dal Comune – ha subito un momentaneo stop dovuto ad alcune modifiche richieste dagli uffici. Nel frattempo è entrata nel vivo la procedura per la realizzazione di alcune opere per la mitigazione del dissesto idrogeologico a Punta Penna dopo l’incendio che ha interessato la riserva di Punta Aderci il 30 agosto 2020. Per questi interventi la Regione ha assegnato al Comune, due anni fa subito dopo il rogo, un contributo di 270mila euro.
LA GESTIONE – Per la gestione delle due riserve naturali presenti sul territorio (Punta Aderci e Marina di Vasto) il Comune ha deciso di indire un unico bando. Il soggetto (Consorzio, associazione temporanea di imprese, cooperativa), che si aggiudicherà la gara dovrà occuparsi per cinque anni (prorogabili per altri cinque), delle due aree protette promuovendone la conservazione e la tutela ambientale, la valorizzazione e la promozione turistica. Il valore stimato della procedura di gara è di 817.628 euro (per la durata di dieci anni). Il bando annunciato come imminente da settimane e oggetto anche di interrogazioni ed interpellanze discusse nell’aula consiliare, ha però subito un momentaneo stop.
“L’ufficio gare ha chiesto alcune modifiche al capitolato speciale relativamente ai punteggi”, spiega l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, “i tempi non si allungheranno di molto. Credo che fra due mesi la procedura d’appalto sarà definita. Nel frattempo per gli interventi urgenti nelle riserve naturali provvede il Comune attraverso i propri addetti”. Punta Aderci è senza gestione dal 30 settembre 2022, cioè da quando è scaduta la convenzione con la Cogecstre, la cooperativa di Penne che dal 2011 gestisce l’area protetta che convive (non senza problemi) con la vicina zona industriale di Punta Penna. Diverso il discorso per Marina di Vasto che non ha mai avuto una vera gestione, ma solo una collaborazione da parte di Wwf e Legambiente che a titolo gratuito hanno assicurato alcuni interventi.
LAVORI PER IL DISSESTO – Gli interventi, finanziati dalla Regione con un contributo di 270mila euro, si rendono necessari in seguito all’incendio che il 30 agosto 2020 ha interessato la riserva di Punta Aderci e le aree limitrofe per una superficie complessiva di circa 21 ettari. Nel rogo sono andate distrutte, oltre alla vegetazione che nel frattempo è ricresciuta, anche alcune infrastrutture, come staccionate, passerelle, gradinate di legno, segnaletica informativa e uno stagno retrodunale.
Gli interventi previsti nel progetto sono: consolidamento ingresso scalette, regimentazione acque della falesia, contenimento e protezione area di servizio di Punta Penna, protezione e messa in sicurezza dell’ingresso. La procedura, nonostante i lavori ritenuti “urgenti” , è ancora ferma all’acquisizione delle autorizzazioni. E’ di questi giorni la pubblicazione all’albo pretorio on line del Comune della valutazione di incidenza ambientale (Vinca), un passaggio obbligatorio trattandosi di una riserva naturale dove su ogni intervento vanno analizzate le ripercussioni sull’habitat, sulle specie animali e sulla conservazione del sito.
Anna Bontempo (Il Centro)