Il presidente del tribunale, Bruno Giangiacomo, lascia Vasto. Domani presiederà per l’ultima volta il collegio giudicante e mercoledi sarà a Roma alla Procura generale della Corte d’appello. Il magistrato tornerà a Vasto solo per occuparsi dei delicati processi scaturiti da maxi operazioni contro il narcotraffico e che sono già stati avviati.
La partenza di Giangiacomo è un duro colpo per la città. Ex presidente aggiunto dei giudici per le indagini preliminari del tribunale di Bologna, il magistrato è stato anche membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ed è ancora ricordato per il processo alla banda della Uno bianca e quello al governatore dell’Emilia Romagna, Vasco Errani.
Tanti i processi importanti portati avanti a Vasto come l’“Operazione Adriatico” con le prime 25 condanne (299 anni) per associazione di tipo mafioso, l’“Operazione Esmeralda”, dieci condanne per oltre 75 anni di carcere. Attualmente è in corso il processo Evelin.
Insieme al procuratore capo, Giampiero Di Florio, si è battuto per la salvezza del tribunale di Vasto. In attesa che il nuovo governo decida sulle sorti del tribunale istoniense e venga nominato un nuovo presidente, le veci di Giangiacomo saranno assunte dal giudice Anna Rosa Capuozzo.
Paola Calvano