E’ cominciato ieri davanti ai giudice del tribunale di Ancona, Corrado Ascoli il processo ai quattro imputati accusati della morte del gruista Egidio Benedetto, 63 anni, di San Salvo. Chiamati a rispondere di concorso in omicidio colposo e lesioni, sono l’armatore e il comandante della nave che si trovava sotto la piattaforma, il direttore della piattaforma Eni con il legale rappresentante Eni all’epoca dei fatti. L’ incidente avvenne il 5 marzo 2019.
L’Eni spa, proprietaria dell’impianto petrolifero è accusata solo di violazioni amministrative relative alla sicurezza sul posto di lavoro. I legali della famiglia di Egidio Benedetto, gli avvocati Arnaldo e Francesco Tascione hanno rinunciato alla costituzione di parte civile avendo l’Eni risarcito i familiari della vittima.
“La morte di Benedetto – affermano gli avvocati – potrebbe essere derivata, a nostro avviso e come ipotizzato dal procuratore Irene Bilotta, dalla violazione di norme cautelari e antinfortunistiche generiche e specifiche da parte dei soggetti garanti”.
I legali degli imputati cercheranno di dimostrare l’innocenza dei propri assistiti.
Paola Calvano