Riprendere il percorso avviato nel 2015 e definirlo nel giro di pochi mesi. Il tempo stringe per far inserire i 185 lecci del viale delle Rimembranze nell’elenco degli alberi monumentali. A giugno si celebra il centenario della villa comunale ed in vista di quella importante ricorrenza Italia Nostra del Vastese chiede al Comune di premere sull’acceleratore e definire l’iter per arrivare alla apposizione del vincolo da parte della Regione.
“Stiamo predisponendo le procedure insieme a Davide Aquilano, presidente di Italia Nostra”, assicura l’assessore all’ambiente, Gabriele Barisano, “l’obiettivo è verificare la possibilità di rendere i lecci di viale delle Rimembranze alberi monumentali per il loro particolare valore paesaggistico, naturalistico, storico e culturale”.
Il Parco delle Rimembranze venne istituito a Vasto il 2 giugno 1923 in ricordo dei caduti della grande guerra. Costituisce la parte iniziale della villa comunale intitolata al “Principe di Piemonte”. Lungo il viale in questione vennero piantati 185 lecci, un leccio per ogni soldato caduto, su iniziativa di Don Francesco (Ciccio) Pomponio, il mecenate vastese a cui si deve la realizzazione del parco pubblico.
La questione, finita per molti anni nel dimenticatoio, è tornata alla ribalta in questi giorni in seguito alle potature dei lecci. Un intervento ritenuto “necessario” dal Comune in quanto le piante – che non venivano potate da circa 12 anni – sono state oggetto di un massiccio attacco di cocciniglia. Le associazioni e i Comitati del verde contestato però un intervento così radicale e auspicano per il futuro maggiore attenzione per il patrimonio arboreo ed in particolare per i lecci di viale delle Rimembranze il cui valore è soprattutto storico.
“Quegli alberi rappresentano la memoria storica della città”, annota Aquilano, “in quanto ognuno di essi è stato messo a dimora quale perenne ricordo dei cittadini vastesi caduti durante la grande guerra. Stiamo collaborando con l’amministrazione comunale affinchè, in occasione dell’anniversario dei 100 anni che ricade a giugno, si giunga alla loro tutela, trattandosi di un patrimonio storico e dal grande valore culturale”.
L’iter per l’apposizione del vincolo – richiesto oltre che da Italia Nostra del Vastese anche dalle associazioni combattentistiche cittadine – iniziò nel 2015, quando la giunta dell’epoca guidata dal sindaco Luciano Lapenna – deliberò di fornire indirizzo agli uffici comunali per porre in essere tutti gli atti necessari al raggiungimento dell’obiettivo. Si tratta di capire ora dove si è bloccato l’iter , per riprenderlo e portarlo a buon fine nel giro di pochi mesi.
Anna Bontempo (Il Centro)