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Pochi segnali di ripresa alla Denso, i sindacati: “Il caso al ministero”

Resta critica la situazione alla Denso di San Salvo. E’ quanto emerso dall’incontro avuto dai segretari di Fim, Fiom, Uilm e Fismic, rispettivamente Primiano Biscotti, Nicola Manzi, Alfredo Fegatelli e Nicola Amicucci, e le rsu con il responsabile delle Risorse umane della Denso, Alfonso Orfanelli. I dati sulla situazione finanziaria sono sicuramente meno negativi dello scorso anno, gli ordinativi arrivati da Brasile e Tennessee aiutano ma non sono sufficienti a risolvere la saturazione della forza lavoro. Troppi i dipendenti ancora in cassa integrazione. I sindacati annunciano la richiesta di un tavolo al Ministero del Lavoro per valutare come si procederà dopo il 30 aprile alla scadenza degli ammortizzatori sociali. In un altro tavolo al Ministero delle Attività produttive si discuterà del futuro dell’automotive.

La produzione del motore elettrico infatti, resta una chimera, ma non solo per lo stabilimento di San Salvo. Gli investimenti sull’elettrico sono in stand by in tutta Europa. La scelta degli investimenti sul motore elettrico non verrà presa da Denso a breve.

“Riteniamo positivo – ha spiegato il segretario della Fim Cisl, Biscotti – il fatto che la situazione finanziaria sia migliorata grazie agli ordinativi della General Motors. Servono tuttavia altri volumi aggiuntivi per diminuire la cassa integrazione che ad oggi coinvolge oltre 150 lavoratori”. Sono infatti ancora 150 i dipendenti della Denso Manufacturing di Piana Sant’Angelo in cassa integrazione nonostante dalla fabbrica nel 2022 siano già usciti 175 lavoratori.

“I lavoratori stanno facendo grandi sacrifici – ripete Biscotti – le lavorazioni arrivate per gli Stati Uniti e il Brasile non sono sufficienti. Nelle prossime settimane dovremo vederci con l’azienda al Ministero del Lavoro per valutare gli ammortizzatori sociali da utilizzare dopo il 30 aprile quando scadrà l’attuale cassa integrazione. Altro tavolo importante sarà quello nazionale che verrà fatto al Ministero delle attività produttive per il settore automotive e riguardante le aziende coinvolte nella riconversione elettrica”.

Paola Calvano

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