La gara di serie D, girone F, in programma domenica allo stadio Aragona tra Vastese e Termoli sarà disputata a porte chiuse per “motivi di ordine pubblico”. Il provvedimento ufficiale, disposto dal Prefetto di Chieti, è stato comunicato stamattina alla dirigenza vastese a soli due giorni dall’importante match.
Alla base i problemi di forte rivalità tra le due tifoserie, ma anche i disordini registrati nella gara di andata. Se possiamo concordare sulla valutazione del rischio, non possiamo accettare la decisione di chiudere i cancelli ai tifosi locali. Come è accaduto già in altre occasioni ed a tutti i livelli si sarebbe potuto optare per vietare la trasferta alla tifoseria ospite lasciando a quella della vastese la possibilità di tornare allo stadio ed incitare la propria squadra già fortemente penalizzata negli ultimi due anni in cui era stata costretta a rinunciare al proprio pubblico per i noti problemi di sicurezza della struttura ora finalmente risolti anche grazie ai fondi stanziati dalla Regione Abruzzo.
Ed invece no, una decisione di fronte alla quale ci lascia perplessi il silenzio assordante del Sindaco e dell’assessore allo Sport del Comune di Vasto allorquando sarebbe stata necessaria una levata di scudi congiunta ed unanime. Invece il presidente Bolami ed il calcio vastese ancora una volta sono stati lasciati da soli tanto da spingere lo stesso Bolami ad annunciare la remissione nelle mani del Sindaco della guida della squadra.
Per la seconda volta in pochi mesi, ma tutti bene ricordiamo cosa venne fuori dagli incontri e consultazioni promossi dall’amministrazione comunale.
Ermanno Falone – Coordinatore Lega Vasto
Consiglio direttivo Lega Vasto