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Gettò la moglie dal ponte, il marito dal giudice

Il gup Fabrizio Pasquale si occuperà oggi dell’uccisione di Maria Rita Conese di Casalbordino, la donna che il 26 dicembre del 2021 fu uccisa dal marito Angelo Bernardone, 75 anni che la gettò giù dal ponte dell’Osento nel giorno di Santo Stefano dopo aver trascorso le feste di Natale in famiglia. Angelo Bernardone è reo confesso. Fu lui stesso a raccontare ai carabinieri l’accaduto portandoli sul luogo del delitto. Da 14 mesi è rinchiuso nel carcere di Teramo. L’accusa è omicidio. Bernardone nega la premeditazione e continua a ripetere che non voleva uccidere la donna. Il suo gesto sarebbe stata una reazione esasperata. In carcere è seguito costantemente da uno psichiatra. Più volte ha ribadito di avere agito d’impulso senza riflettere.
Oggi durante l’udienza Bernardone sarà assistito dall’ avvocato, Vincenzo Cocchino, al quale subito dopo l’accaduto rivelò di avere spinto la moglie pensando che si risolvesse tutto con una caduta da un’altezza di un paio di metri.
Fondamentale durante l’udienza sarà la documentazione sanitaria acquisita dalla difesa dell’indagato che racconta le condizioni di Maria Rita Conese.
Nel fascicolo difensivo sono finite anche le analisi dei farmaci che la donna assumeva e la ricostruzione di come, soprattutto nei giorni prima della tragedia, si comportasse. L’uomo non ce la faceva a veder soffrire la moglie.

Paola Calvano

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