E’ stato rinchiuso nel carcere di Lanciano il 64enne presunto matricida di Casoli. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di Lanciano hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Lanciano su richiesta del sostituto procuratore della Procura della Repubblica, Serena Rossi.
Come si ricorderà fu rinvenuto all’interno della propria abitazione a Casoli il cadavere di una donna invalida di 88 anni. Le indagini dell’Aliquota Operativa dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, coordinate dal tenente Giuseppe Nestola, con gli accertamenti tecnici del personale della Sezione Investigativa Scientifica del Nucleo Investigativo carabinieri di Chieti hanno permesso di ricostruire gli ultimi momenti di vita della defunta rinvenuta adagiata sul letto del figlio convivente.
Tutti gli elementi indiziari di chi potesse averla incontrata per ultimo conducevano alla figura del figlio della vittima il quale si era reso irreperibile che veniva poi ritrovato in una zona periferica di Casoli in totale stato di incoscienza con i polsi tagliati. Trasportato esanime all’ospedale di Lanciano veniva sottoposto alle cure del caso per poi essere ricoverato nel reparto di psichiatria.