Non avremmo mai immaginato di dover convocare una conferenza stampa per rispondere ad un atto totalmente arbitrario ed irresponsabile del nostro Sindaco, e ci sembra pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti e ricordare ai cittadini ciò che è accaduto in questa settimana. Sabato 11 febbraio noi consiglieri della maggioranza abbiamo ricevuto un’ora prima del consiglio comunale la bozza dell’osservazione del sindaco in merito alla richiesta di concessione demaniale marittima per un impianto fotovoltaico offshore di tipo galleggiante. Due dei tre consiglieri comunali qui presenti, perché una assente per motivi di lavoro, hanno espresso la volontà di inserire nelle conclusioni dell’osservazione la necessaria delocalizzazione dell’impianto a largo della costa. Il Sindaco ci aveva rassicurati che avrebbe inserito le nostre richieste nell’osservazione, e che comunque le avremmo condivise prima che le stesse fossero inviate alla Capitaneria di Porto.
Durante la discussione, in consiglio comunale, sono state da più parti analizzate le possibili problematiche dell’impianto fotovoltaico e, al termine dell’incontro, il Sindaco Castiglione, previa sollecitazione della consigliera Rabottini, ha comunicato che avrebbe inserito nell’osservazione dell’Ente tutte le perplessità emerse durante il dibattito.
Aspettavamo, quindi, un incontro in cui leggere, analizzare e condividere insieme, l’osservazione finale ma tale incontro non è mai stato convocato.
Ad oggi, né noi tre consiglieri né la Città conosce il contenuto definitivo dell’osservazione trasmessa dall’ente alla Capitaneria di Porto di Ortona, e non sappiamo se gli altri 8 consiglieri di maggioranza ne siano stati informati. Ma se loro sapevano e noi no o, addirittura, non sapevano nulla neanche loro, allora il problema politico di certo non lo abbiamo creato noi. Come pure dichiarato dal consigliere Sorgetti, durante il suo intervento in consiglio comunale, sarebbe stato opportuno che le osservazioni presentate dal Comune fossero state condivise finanche con la minoranza perché un progetto del genere, che prevede una concessione demaniale di 40 anni, potrebbe segnare, nel bene o nel male, il futuro della nostra città ed è giusto tenere conto del pensiero del consiglio comunale, la più alta assise pubblica rappresentativa della comunità.
Ribadiamo che siamo a favore dell’idea progettuale del fotovoltaico offshore avanzata dalla società richiedente ma ciò che ci ha indotto a presentare un’osservazione in modo autonomo, è stato il convincimento profondo che l’impianto, da realizzare ad un miglio dalla costa e lungo quasi 5 Km dovesse essere delocalizzato a largo, al fine di mitigare gli impatti sul territorio e tutelare il turismo e l’economia locale. A tal proposito, giovedì sera, prima di trasmettere la nostra osservazione, abbiamo contattato il Sindaco per informarlo della nostra iniziativa, che non voleva essere un’iniziativa contro di lui o contro la nostra maggioranza ma, non essendo a conoscenza dell’osservazione dell’ente e sapendo che era stata già trasmessa, abbiamo preferito inviarle per esprimere la nostra posizione a riguardo.
Ci sembra strano come in un mese non siano state rilasciate dichiarazioni alla Città o avviati dibattiti pubblici per informare i cittadini sui contenuti del progetto, mentre ora, alla luce della nostra iniziativa, si sia addirittura arrivati a convocare una conferenza stampa per annunciare una crisi politica, a nostro avviso inesistente, ci teniamo a sottolinearlo, e della quale a questo punto sarà il Sindaco ad assumersene la responsabilità.
Al contrario delle sue dichiarazioni, riteniamo essere persone serie e responsabili, ed il nostro percorso di cittadini e consiglieri comunali lo testimoniano, pertanto rigettiamo con fermezza al mittente tutte le accuse gratuite a noi rivolte. Riteniamo altresì che il metodo democratico consista nel poter esprimere liberamente il proprio parere, sempre per essere costruttivi e per dare un contributo ad ogni tipo di dibattito anche all’interno di una maggioranza, senza per questo dover essere additati ogni volta come coloro che soffrono di “mal di pancia”. Se il parere di tre consiglieri su un argomento di interesse collettivo debba essere motivo di sfiducia nei confronti del Sindaco, allora vuol dire che c’è difficoltà ad accettare il principio della democrazia. Riteniamo infatti gravissime le affermazioni del Sindaco, perché la democrazia non si fonda sul rispetto delle scelte prese a “maggioranza della maggioranza” ma sul principio sancito dall’art.21, primo comma della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo.” Quando ci sono pareri divergenti, è il sindaco che deve fare la sintesi delle varie posizioni.
Ci spiace apprendere che il contributo intellettuale apportato in questi mesi, già dalla campagna elettorale, abbia tolto la serenità al sindaco e al suo gruppo di lavoro. Tre consiglieri comunali che esprimono un parere non in linea con gli altri otto non possono essere considerati un problema che impedisce all’amministrazione di governare.
Se il sindaco ritiene che i lavori e i progetti da lui menzionati siano fermi sicuramente non lo può attribuire ai consiglieri che hanno la funzione di indirizzo e di controllo dell’azione amministrativa.
Non ci risulta che abbiamo avuto iniziative contro di lui, non abbiamo raccolto firme, non abbiamo espresso voto contrario a nessun atto portato in consiglio comunale, non abbiamo rilasciato dichiarazioni o convocato conferenze stampa prima di oggi.
Pertanto, non capiamo quali progetti importanti abbiamo ostacolato, quali iniziative non abbiamo condiviso…noi non lo sappiamo.
Siamo certi di aver operato sempre e solo per il bene della città e nel rispetto delle istituzioni.
Dobbiamo però constatare con amarezza, come già avvenuto a novembre per la delibera avente ad oggetto una permuta, che il parere espresso non in linea sia svilito ad insoddisfazione politica come ormai accade troppo spesso.
Se per il Sindaco avere fiducia da parte dei consiglieri consiste nel ricevere solo sì a prescindere e incondizionati allora riteniamo ci siano grandi difficoltà nella comunicazione e nella libertà di pensiero.
Sicuramente ciò che è accaduto ci ha disorientati. Non avremmo mai immaginato di trovarci in questa situazione e tutto ciò è stato motivo di profonda riflessione tra noi tre, tanto da considerare la formazione di un nuovo gruppo consiliare, che avrà come base una comunione di intenti e una visione politica chiara che ci permetterà di essere vicini al nostro elettorato, rimanendo sempre all’interno di questa maggioranza.
La nostra Ortona merita un’amministrazione affidabile ma non necessariamente con un pensiero omologato. Ci teniamo a ribadire, e speriamo sia l’ultima volta, che non abbiamo interessi o ambizioni personali ma abbiamo solo a cuore il bene della comunità.
Tant’è che, nonostante l’ennesimo attacco nei nostri confronti, il primo pubblico durante il consiglio comunale avente ad oggetto l’approvazione della permuta, non abbiamo problemi ad un confronto con la maggioranza, all’interno della quale noi siamo consiglieri come gli altri 8. Affermiamo che noi non scappiamo dal confronto perché abbiamo sempre lavorato per approfondire i temi nell’interesse della città.
Essere consiglieri comunali è un impegno serio. Consiste nella trasparenza, nella presenza costruttiva in consiglio comunale e nella partecipazione attiva alla vita politica di questa città, impegni dai quali non possiamo esimerci, e ciò a maggior ragione quando l’azione amministrativa di questa maggioranza richiede scelte che possono impattare con il Futuro della città e delle nuove generazioni. Il nostro è un impegno politico ma anche un atto di coscienza e di scrupolo nell’interesse della collettività. Se questo vuol dire essere “traditori”, siamo orgogliosi di esserlo per la nostra città, per Ortona tutta. Siamo fedeli e coerenti con il mandato di chi ci ha votato e ribadiamo che non abbiamo nessun tipo di problema ad un confronto all’interno della nostra maggioranza.
I consiglieri comunali di maggioranza
Italia Cocco
Simona Rabottini
Antonio Sorgetti