E’ stato rinviato a giudizio il presunto autore della morte di Patrizia Di Stefano, 43 anni, la donna di Vasto trovata due anni e mezzo fa senza vita nella casa in cui abitava da qualche tempo. A.G. ,53 anni di origine siciliana, conoscente della vittima è accusato di avere provocato la morte della donna facendole assumere metadone.
I legali dei familiari della donna, gli avvocati Raffaele Giacomucci e Isabella Mugoni, sono certi che la 43enne abbia assunto la sostanza senza saperlo. Il processo sarebbe dovuto iniziare in questi giorni ma per un difetto di notifica comincerà il 22 maggio.
I familiari della vittima chiedono giustizia e per questo si sono costituiti parti civili. Contro l’imputato ci sono i risultati della perizia medico legale fatta dal professore Luigi Cipolloni.
La morte di Patrizia Di Stefano fu provocata da insufficienza cardiorespiratoria acuta dovuta agli effetti sinergici di metadone in quantità elevata e altre sostanze. A casa della vittima gli investigatori ritrovarono una boccetta di metadone, sostanza che era stata data ad A.G. per uso personale.
L’imputato è difeso dall’avvocato Nicola Bonaduce del foro di Larino.
Patrizia Di Stefano fu trovata morta il 28 agosto 2020 nella casa di Petacciato in cui si era trasferita da poco. Da giorni la donna non rispondeva al telefono. Furono i familiari a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Paola Calvano