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Monteodorisio, Di Fabio: “Sul nuovo Civeta nessuno ci ha ascoltati”

Noi il dialogo lo abbiamo sempre chiesto e cercato, al contrario di altri che si sono resi protagonisti di rovinose fughe dal notaio per approvare atti nocivi ai comuni, all’integrità del Civeta e alla futura srl”. Non usa mezzi termini la sindaca di Monteodorisio, Catia Di Fabio nel commentare il recente dispositivo del Tar di Pescara che, nel concedere la sospensiva contenuta nel ricorso presentato dai comuni di Monteodorisio, Casalbordino, Pollutri e Villalfonsina, ha sospeso l’efficacia della trasformazione del Consorzio in società di capitali.

Ci sono alcune considerazioni che desideriamo fare”, attacca Di Fabio, “abbiamo chiesto incontri e mediazioni quando lo statuto era ancora una bozza, ma i tre sindaci, guidati da un consigliere regionale, sono andati di corsa nei loro consigli comunali per farlo approvare. Quattro assemblee civiche (Monteodorisio, Villalfonsina, Casalbordino e Pollutri) hanno approvato delibere dove si chiedevano dati concreti in merito alla trasformazione societaria e, rispetto a questa legittima richiesta, nessuno ci ha mai fornito risposte. Non abbiamo firmato la trasformazione, nonostante fossimo in accordo condizionato, e abbiamo spiegato non solo a chiacchiere, ma con delibere approvate in consiglio comunale le nostre ragioni. Abbiamo ribadito in più sedi quali erano secondo noi le criticità”, prosegue la sindaca, “ci siamo mostrati non solo responsabili, ma stiamo cercando di tutelare un bene comune (il Civeta), il nostro bilancio comunale, il nostro territorio. Di fronte, però, c’è qualcuno che, non solo ci vuole fuori dal Civeta, ma vuole farci passare da vittime a carnefici, ma questi evidentemente sono altrove. Sono coloro che hanno forzato la mano per tutelare solo i propri interessi. Se dialogo doveva essere, bisognava intraprenderlo mesi fa, senza rovinose fughe dal notaio per approvare atti che, di fatto, hanno nuociuto ai nostri comuni, all’integrità del Civeta e anche alla futura srl. Ringraziamo tutti gli amministratori comunali che continuano a lavorare per la trasparenza e la tutela della cosa pubblica e dei cittadini. In particolare Nicola Generoso, Pierfrancesco Galante e Stefano Moretti che dai banchi dell’opposizione hanno appoggiato la nostra scelta di non firmare lo Statuto”, conclude Di Fabio.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

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