“La mancata fruizione del riposo settimanale è fonte di danno perchè l’interesse di un lavoratore leso dall’inadempimento datoriale ha una diretta copertura costituzionale. La lesione dell’interesse espone il datore di lavoro al risarcimento del danno”. E’ quanto ha stabilito il giudice del lavoro del tribunale di Lanciano, Cristina Di Stefano.
La Asl Lanciano Vasto Chieti è stata quindi condannata a risarcire un medico sia per il mancato rispetto del turno festivo che del mancato riposo continuativo di 11 ore. Il medico, assistito dall’avvocato Luca Damiano, lavora alle dipendenze della Asl con un rapporto di lavoro esclusivo a tempo pieno e indeterminato e con inquadramento nel ruolo di Dirigente medico e veterinario a Lanciano.
Il professionista ha dichiarato di aver svolto fra il 2008 e il 2018 turni di pronta disponibilità notturna festiva con svolgimento dell’attività lavorativa. Questo ha comportato il prolungamento del turno di servizio pomeridiano.
“Si è trattato di un servizio di pronta disponibilità continua dal momento che nel periodo in questione è sempre mancato il servizio di Guardia notturna”, spiega l’avvocato Damiano.
In alcuni casi il medico dopo aver lavorato di notte è stato chiamato a svolgere il servizio ordinario la mattina dopo.
“La Asl ha quindi violato anche il limite delle 11 ore di riposo continuativo giornaliero previsto dalla legge del 30 ottobre 2014. Al mio assistito spetta il risarcimento del danno arrecato dalla lesione del diritto al riposo sancito dalla Costituzione”.
Paola Calvano