Dopo un mese di cure all’ospedale San Pio di Vasto, Roberto Amicone, il 41enne ristoratore di Schiavi d’Abruzzo che ha rischiato di morire per intossicazione da monossido di carbonio, ha lasciato l’ospedale di Vasto. L’uomo è dunque fuori pericolo e ora è ricoverato a Villa Pini per la riabilitazione respiratoria. Anche il padre Remo, 67 anni era stato intossicato ma in modo meno grave. Il fatto è accaduto a causa del malfunzionamento di una caldaia dell’impianto di riscaldamento.
Passata la paura l’uomo vuole ringraziare tutte le persone che con il loro impegno hanno salvato i familiari e afferma: “Voglio ringraziare innanzi tutto gli operatori del 118 che hanno soccorso prima mio padre e poi mio fratello”, afferma Alessio Amicone al quotidiano d’Abruzzo IlCentro.
Il primo a sentirsi male era stato il 67enne. Subito soccorso, era stato trasportato all’ospedale San Pio di Vasto. Grazie all’allarme lanciato proprio da Alessio anche Roberto Amicone era stato trasportato in codice rosso in ospedale.
“Ringrazio poi i carabinieri della Compagnia di Atessa, coordinati dal capitano Alfonso Venturi, che hanno allertato il 118 di Castiglione Messer Marino e i vigili del fuoco di Agnone e Vasto, che hanno dovuto sfondare la porta dell’abitazione per soccorrere mio fratello. Grazie ai sanitari del San Pio che lo hanno salvato e grazie soprattutto all’ex consigliere regionale Paolo Palomba che ci è stato vicino e ci ha aiutato nei momenti più difficili. Presto mio fratello potrà lasciare anche Villa Pini e tornare a casa. Non dimenticherò mai tutti coloro che con il loro impegno hanno evitato un tragico epilogo dell’incidente“, conclude Alessio Amicone.
Paola Calvano
