Il Civeta è rimasto senza Commissario. L’incarico ad Enzo Franco De Vincentiis, il funzionario nominato ad agosto 2022 dal presidente della Regione Marco Marsilio, in sostituzione del suo omonimo, l’avvocato Valerio De Vincentiis, è scaduto a fine febbraio e da quella data il Consorzio, diventato nel frattempo una società di capitali (srl) è senza una guida.
La Regione, che pare abbia incassato la non disponibilità di De Vincentiis alla proroga, non ha ancora nominato un nuovo Commissario con conseguenze facilmente immaginabili e non solo sul piano operativo. Il Civeta sta vivendo un momento di grande difficoltà: il 24 febbraio scorso il Tar di Pescara ha accolto la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato da quattro comuni fondatori e ha sospeso la trasformazione del Civeta in srl. Per i giudici amministrativi – che hanno rinviato al 27 maggio il giudizio di merito – sono fondate le criticità sollevate dai comuni di Casalbordino, Pollutri, Monteodorisio e Villalfonsina relativamente allo statuto della società oggetto di trasformazione “nella parte in cui non prevede idonee garanzie di rappresentatività delle minoranze atte ad assicurare il controllo analogo congiunto”.
Gli stessi giudici hanno invitato i sindaci ad apportare i correttivi richiesti e mettere tutti i comuni fondatori in condizioni di partecipare fattivamente alla vita del nuovo Civeta. Ma il percorso di revisione dello statuto si è interrotto prima ancora di cominciare perché nel frattempo l’incarico al Commissario, che avrebbe potuto mediare tra le due opposte posizioni, è scaduto.
“Non c’è stato nessun incontro”, conferma il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, “sono i sindaci che devono riunirsi, l’abbiamo sempre detto e lo ribadiamo, ma ora la situazione si è ulteriormente complicata perché il Civeta è senza Commissario”.
Il tempo stringe: entro il 27 maggio bisogna rimettere mano allo statuto, in caso contrario si rischia l’annullamento della trasformazione del Civeta in società di capitali avvenuta a dicembre 2022 davanti al notaio Giovanni Maria Plasmati con conseguenze disastrose. Tutti i sindaci dei comuni fondatori si sono dichiarati disponibili a trovare una soluzione, ma il fatto che il Civeta sia rimasto senza Commissario complica oltremodo la situazione.
Anna Bontempo (Il Centro)
