Assolto ” perchè il fatto non costituisce reato “. Un agente vastese della polizia penitenziaria di 57 anni in servizio nella Casa lavoro di Torre Sinello esce a testa alta da una brutta vicenda giudiziaria.
A scriverlo, stamane, a firma di Paola Calvano, è il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro. L’agente è comparso davanti al giudice Stefania Izzi per rispondere dell’accusa di evasione per colpa. L’evasione , che a su tempo, aveva fatto scalpore era stata quella di un ergastolano napoletano, Antonio Di Giacomo, 50 anni, accusato di un triplice omicidio risalente al 1989 per motivi di gelosia.
Il primo luglio 2020 Di Giacomo fuggì dal carcere . ” Poco importa – scrive stamane Il Centro – se la fuga durò poco e dopo tre ore l’ergastolano venne riportato in carcere. Secondo l’accusa l’agente, avrebbe dovuto riportare in cella il cinquantenne (detenuto in regime di semilibertà per scontare la pena dell’ergastolo per triplice omicidio) alle 16 e invece gli permise di restare fuori dalla zona d’ingresso del carcere, chiamata Block house, fino alle 18.22 . Di Giacomo approfittò dell’apertura del cancello a un inserviente e si allontanò.”
L’avvocato Marisa Berarducci , legale dell’imputato , durante il processo è riuscita a convincere il giudice del corretto comportamento del suo assistito .