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Recupero dell’ex asilo Carlo Della Penna, il Comune di Vasto non cambia il progetto

La Soprintendenza esprime contrarietà alla demolizione dell’ex asilo Carlo Della Penna ritenendo l’edificio “di indubbio valore, storico e testimoniale”, ma il Comune reputa tale parere tardivo e si dichiara non disponibile alla rimodulazione dell’intervento finanziato con i fondi del Pnrr pari ad un importo di 3.160.000 euro.

Tira dritta per la sua strada l’amministrazione comunale che nella conferenza dei servizi conclusiva indetta per l’acquisizione di pareri e nulla osta ha raccolto le osservazioni degli enti , tra cui quelle della Soprintendenza archeologica Chieti-Pescara che, rettificando un primo parere favorevole rilasciato a luglio 2022, dichiara di “non condividere la scelta di procedere alla demolizione dell’opera” e propone “un intervento meno invasivo di recupero, restauro, consolidamento e miglioramento strutturale”.

L’edificio, abbandonato da decenni e in balia dei vandali, non è sottoposto a vincolo, ma ha un indubbio valore storico ed affettivo per generazioni di vastesi che hanno frequentato l’ex asilo destinato a conservare la sua originaria destinazione a Polo d’infanzia.

I tecnici comunali hanno valutato attentamente la possibilità prospettata dalla Soprintendenza di rimodulare il progetto, ma dopo un’analisi sommaria, hanno manifestato una serie di perplessità in ordine al rispetto dei tempi e dei costi indicati dal Ministero, perché bisognerebbe riavviare ex novo l’iter autorizzatorio che deve registrare la obbligatoria presenza degli enti interessati.

“A cio si aggiunga”, osserva nella determina il dirigente Alfonso Mercogliano,che un intervento di recupero, restauro, consolidamento e miglioramento strutturale non potrà garantire i medesimi standard di efficienza energetica, di sicurezza e di funzionalità che un edificio di nuova realizzazione potrà assicurare”.

I tempi stringono: il Comune deve esperire la gara ad evidenza pubblica e sottoscrivere il relativo contratto con la ditta aggiudicataria entro e non oltre il 30 luglio e “la rimodulazione del progetto”, rimarca ancora Mercogliano, “non garantirebbe il rispetto della tempistica indicata e neppure il rispetto dei limiti di spesa imposti nel finanziamento Pnrr”. Senza considerare che l’immobile non risulta gravato da alcun vincolo paesaggistico, culturale e storico.

Di recente l’iter procedurale era stato oggetto di un incontro tra l’assessore Anna Bosco e il Comitato cittadino per l’ex asilo Carlo Della Penna, donato al Comune negli anni Cinquanta dall’omonimo mecenate vastese e da decenni in abbandono. Nella parte interna, quella non visibile dalla strada, si notano anche porte e finestre aperte. Probabile, quindi, che ci sia chi continua ad introdursi di nascosto nella struttura, così come era stato scoperto in più occasioni negli anni scorsi.

“La Soprintendenza si è svegliata un pò tardi”, commenta senza tante perifrasi Michele Celenza, uno dei referenti del Comitato, “bloccare il progetto ora significherebbe avviare la struttura alla rovina totale. L’edificio verrà demolito e ricostruito conservando l’aspetto originario nel corpo principale”.

Anna Bontempo (Il Centro)

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