Riviera affollata durante il ponte pasquale. Tanti i vastesi che risiedono fuori regione e tornati a casa per trascorrere la Pasqua in famiglia. Molti anche i turisti che hanno visto Vasto per la prima volta. Chi ha scelto di arrivare in treno con il Frecciarossa però è stato costretto a scendere a Termoli in Molise, la fermata più vicina alla stazione di Vasto-San Salvo.
Diverse le proteste contro Trenitalia per un disservizio che i turisti ritengono assurdo e che i residenti sopportano da tempo.
“Le scelte di Trenitalia sono mortificanti – afferma il sindaco, Francesco Menna – la battaglia per una fermata del Frecciarossa va avanti da sempre. Avevamo ottenuto la possibilità di una fermata durante i quattro mesi estivi. Ora pare sia a rischio anche questa. E’ impensabile che Vasto, la città capofila della Costa dei Trabocchi non abbia una fermata dei Frecciarossa. Confido in un ripensamento di Trenitalia e Regione. E’ necessario l’impegno di tutti a ogni livello istituzionale. Bisogna essere uniti affinchè il Frecciarossa diventi una presenza giornaliera alla stazione Vasto-San Salvo. Per questo mi appello al presidente della Regione, Marco Marsilio, all’assessore regionale ai trasporti, Umberto D’Annuntiis e ai consiglieri regionali del Vastese, affinchè si facciano portavoce delle istanze del territorio dando così una risposta a chi deve o vuole spostarsi in treno. La sola fermata di Pescara in Abruzzo, isola il Vastese e condanna i pendolari ad ingiustificati e onerosi disagi”.
D’accordo con Menna anche il consigliere comunali di FdI, Francesco Prospero: “Comprendiamo la necessità per un treno veloce di contenere il numero di fermate sulla stessa tratta. Tuttavia non è possibile che la stazione Vasto-San Salvo, uno scalo utile non solo al Vastese, ma a tutta la Costa dei Trabocchi, venga bypassata dai Frecciarossa. L’auspicio è che Trenitalia, preveda almeno due fermate giornaliere nel periodo estivo. Una buona offerta turistica, per essere attrattiva, deve essere accompagnata dall’efficienza delle infrastrutture e dei trasporti. Le Ferrovie dello Stato devono fare la lor parte per favorire la crescita del nostro territorio”.
Paola Calvano