Prosegue il dibattito sul mancato rinnovo del direttore sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti, Angelo Muraglia. Tra il sindaco di Vasto e Presidente della Provincia, Francesco Menna e il Presidente della Regione, Marco Marsilio è scambio di lettere.
Tutto ha inizio con la lettera che Menna ha inviato a Marsilio, all’assessore alla sanità, Nicoletta Verì e al direttore generale della Asl02, Thomas Schael il 27 marzo scorso con la quale esprimeva il suo totale disappunto per la decisione presa di non riconfermare il Dott. Muraglia quale direttore sanitario della Asl02 e che faceva seguito “a quanto accaduto al Dott. Levantesi prima e alla Dott.ssa Sacchet poi entrambi scartati nella evidente politica di colonizzazione della sanità vastese. Atteggiamento questo che ha portando e sta continuando a portare ad una mortificazione delle eccellenze del San Pio di Vasto”.
Per Menna il mancato rinnovo dell’incarico di Muraglia è “l’ennesimo schiaffo alla sanità vastese e alle sue eccellenze, senza dimenticare il fatto che il Comitato dei Sindaci aveva indicato la riconferma del Dott. Muraglia a Direttore sanitario con l’assenso e l’appoggio del Direttore generale Schael”.
Nella missiva il Presidente e Sindaco Menna chiedeva a Marsilio, alla Verì e a Schael di rivedere la decisione presa e, “se questo non dovesse accadere” chiedeva “di essere portato a conoscenza delle motivazioni da Voi addotte che hanno portato alla non riconferma del Direttore Muraglia”.
Una nota che non è affatto piaciuta al presidente Marsilio che ha prontamente inviato una nota di risposta al Presidente della Provincia e Sindaco di Vasto Menna dai toni anche abbastanza coloriti facendo anzitutto presente che quanto chiesto da Menna è “un atto contrario alla legge”.
“Non so chi l’abbia abituata a questa invasione di competenze altrui ma, visto che Lei evidentemente lo ignora, Le ricordo che la normativa in materia prescrive con chiarezza che simili scelte, quali la nomina del Direttore sanitario, competono esclusivamente al Direttore generale, così come i dirigenti medici primari vengono scelti dal Direttore sanitario e dal Direttore generale.
Desta stupore il fatto che Lei, dopo aver criticato per anni le scelte aziendali, adesso si trova a difendere l’operato del Direttore sanitario, che peraltro sta andando in pensione. Ma al di là della specifica situazione, dettata evidentemente dal misero tentativo di alimentare una polemica strumentale e faziosa, dal tenore della Sua nota sembrerebbe che sia proprio Lei ad essere abituato ad una gestione del potere politico, tipica dello schieramento cui appartiene, caratterizzata da indebite ingerenze nella sfera della sanità pubblica, permettendosi persino di sindacare la scelta dei direttori o dei primari in base alla provenienza o alle singole appartenenze partitiche.
Non so dove abbia coltivato questa cattiva abitudine di considerare i primari al servizio della politica, al punto che debbano essere graditi al sindaco di turno o ai suoi concittadini/elettori.
Respingo totalmente questa rappresentazione di una presunta “colonizzazione” dell’Ospedale, che Le ricordo non è una Sua proprietà personale, né appartiene alla sola città di Vasto.
In conclusione, non si permetta più di chiedermi di porre in essere atti contrari a norme di legge, non avendo io alcun titolo ad intervenire sulle prerogative che competono ad altri soggetti”.