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Tetti e chioschi abusivi sul mare: arriva l’ordinanza di demolizione

Manufatti, chioschi, recinzioni, tettoie e strutture metalliche, tutte realizzate senza le necessarie autorizzazioni. Sono le difformità riscontrate in due stabilimenti balneari della costa dai funzionari dell’Agenzia del demanio di Pescara e dal personale del settore urbanistica comunale. I titolari delle concessioni – una al centro del litorale, l’altra a sud lungo la fascia dunale – hanno ora novanta giorni di tempo per demolire le opere abusive, ma non è escluso che tentino la strada del ricorso al Tar che deve essere presentato entro 60 giorni dalla notifica.

Oltre alle due ordinanze di demolizione c’è anche un terzo provvedimento con il quale il dirigente comunale Luca Mastrangelo intima l’immediata sospensione dei lavori a un condominio di Cona a Mare dove sarebbe in corso l’esecuzione di un intervento edilizio. Si tratta della ricostruzione e del consolidamento di un muro di sostegno per il quale gli uffici comunali avevano espresso parere negativo per mancanza della relazione geologica – necessaria trattandosi di un’area sottoposta a vincolo idrogeologico – e dello studio di compatibilità idrogeologica essendo la zona classificata dal Pai a “pericolosità elevata”.

In questo caso l’ordinanza è stata notificata all’amministratore del condominio, alla polizia locale e alla Procura di Vasto. E’ decisamente lungo l’elenco delle opere abusive contestate ai due stabilimenti balneari, alcune delle quali rimosse e altre parzialmente demolite. In particolare quello presente nel tratto nord del litorale deve provvedere a proprie cure e spese , entro il termine di 90 giorni, al completo ripristino dello stato dei luoghi. Le opere da rimuovere sono: un pergolato in legno di 20,33 metri quadri coperto da telo ombreggiante, due serbatoi di acqua per il potenziamento dell’impianto autoclave, un chiosco adibito a reception di 4,93 metri quadri, una tettoia in legno chiusa lateralmente con teli in pvc, una recinzione in rete alta 4 metri sostenuta da paletti in ferro a delimitazione dell’arenile adibito ad area sportiva, una tettoia coperta di circa 9 metri quadri destinata a rimessa attrezzi, una pensilina in legno di circa 8 metri e una struttura metallica coperta con telo in pvc di colore bianco di circa 25 metri quadri.

Anche in questo caso il provvedimento è stato notificato, oltre che al titolare dello stabilimento balneare, al servizio demanio del Comune, all’Agenzia del Demanio di Pescara, al Comando di polizia locale e all’autorità giudiziaria competente.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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