Youtube è una piattaforma che conta circa 1 miliardo e 800 milioni di utenti attivi: il merito di una platea tanto ampia è anche degli Youtube. Si pensi che il canale di Pewdiepie ha un totale di 87 milioni e 200mila iscritti, praticamente più di tutta la popolazione del nostro Paese, mentre sono circa 5 milioni e 100mila i follower di Favij. Ma che cosa fa di preciso uno Youtuber? Si tratta di un creatore di video che si occupa della gestione di un canale sulla piattaforma. I contenuti possono riguardare qualunque tipologia di tema, dal make up ai videogame, passando per la cucina.
Chi sono gli Youtuber: un profilo tipico
Nella maggior parte dei casi gli Youtuber hanno un’età compresa tra i 15 e i 30 anni. Ancora prima del boom di Instagram, i primi reali influencer della Rete sono stati proprio i creatori di video su Youtube. Era molto semplice misurare la loro popolarità, visto che era sufficiente verificare il numero di iscritti al canale o tenere conto delle views dei vari contenuti. Va detto, per altro, che Google può regolare la loro visibilità in funzione di uno specifico algoritmo e sulla base di diversi fattori di ranking, uno dei quali – se non addirittura il più importante – è il Watch Time.
Comunicare tramite i video
Usare i video per comunicare: è questo, in buona sostanza, che fanno gli Youtuber. I creatori di contenuti si posizionano di fronte a una telecamera, o a più telecamere, e a seconda dei casi si esibiscono o conversano con i loro fan, di un tema in particolare. In linea di massima si può definire Youtuber chiunque realizzi un video e poi lo carichi sulla piattaforma. È chiaro, però, che cambia tutto se si ha l’ambizione di trasformarsi in Youtuber di successo, magari con la speranza di guadagnare: insomma, prima di pensare a quanto paga Youtube è bene capire come fare per attirare follower.
Chi sono gli Youtuber più bravi
Gli Youtuber possono essere considerati titolari dei propri contenuti unicamente nel caso in cui detengano i diritti su ogni singolo elemento che è presente nei video, incluse le musiche, gli elementi grafici e quelli artistici. È chiaro, dunque, che per non essere costretti a pagare la Siae gli Youtuber mettono in mostra sé stessi e la propria quotidianità. I comici e i cantanti sono tipologie di creatori di contenuti alquanto diffuse, insieme con i fashion blogger e i giocatori di videogame. Ovviamente per conversare di un certo argomento non è necessario detenere il copyright esterno; i più abili, poi, riescono a convertire tale attività in un vero e proprio guadagno.
Youtuber e guadagni: tutto quel che c’è da sapere
Senza dubbio può risultare remunerativo essere operativi come Youtuber. A partire dal 2018, tuttavia, Google ha previsto che per cominciare a monetizzare sia necessario avere sul proprio canale almeno mille iscritti, con non meno di 4mila ore visualizzate. Va detto, poi, che gli Youtuber hanno l’opportunità di guadagnare sia con sistemi correlati alla piattaforma sia con metodi che sono esterni. Gli abbonamenti al canale per esempio possono essere monetizzati: chi vanta oltre 30mila utenti iscritti ha l’opportunità di chiedere loro un contributo fisso, in modo che il loro sostegno economico si traduca in un guadagno mensile. Non vanno sottovalutate le entrate pubblicitarie, visto che i soldi versati dagli inserzionisti fanno sì guadagnare Youtube, ma anche i creatori dei contenuti, a condizione che gli spot vengano guardati per intero.
Superchat e merchandising
Superata la soglia dei 10mila iscritti, gli Youtuber hanno la possibilità di vendere gadget, cappelli e capi di abbigliamento con il proprio logo stampato, per monetizzare il merchandising. Anche le superchat, vale a dire le conversazioni in chat tra i content creator e i loro follower, possono essere correlate a un pagamento. Infine è utile segnalare che tutti gli Youtube ottengono una commissione per ciascun utente che si abbona al servizio di Youtube Premium, che – come noto – consente agli utenti di non vedere più la pubblicità.
Che cosa cambia tra un influencer e uno Youtuber
Sono tanti gli aspetti in comune tra gli influencer e gli Youtuber, ma è utile mettere in risalto il fatto che si tratta di due figure professionali diverse. Tutto dipende dal canale che viene impiegato, ed è quindi il medium a classificare il ruolo: gli Youtuber sono operativi – appunto – soprattutto su Youtube, mentre gli influencer hanno la possibilità di spaziare e di pubblicare i propri contenuti dappertutto. Ciò non toglie che uno Youtuber possa comunque utilizzare social network differenti. Il video è il formato più usato dai content creator su Youtube, che utilizzano le foto al massimo come teaser. Per il resto, la commistione di ruoli sembra essere uno dei trend del futuro prossimo più probabili e in voga.