Pranzo in ritardo ieri per i pazienti ricoverati all’ospedale San Pio a causa di un incidente stradale avuto sull’autostrada A14 dal furgone che trasporta i pasti da Lanciano a Vasto. Fortunatamente il conducente è uscito illeso dal sinistro, ma ha creato disagi a chi aspettava quel cibo. Un coro di proteste si è alzato dai familiari dei ricoverati. Per cercare di ridurre i disagi ai più piccoli e ai più sofferenti, il personale ospedaliero si è adoperato per rimediare al ritardo e trovare pasti sostitutivi. I vassoi con il cibo per i ricoverati sono arrivati al San Pio verso le 14.
“Più che cibo è arrivata poltiglia”, hanno protestato i ricoverati. “Siamo grati alla caposala e alle infermiere per avere trovato omogeneizzati per i nostri piccoli”, ha detto la mamma di un piccolo paziente. Ringraziamenti al personale ospedaliero sono arrivati anche dai degenti.
Quanto accaduto ha inevitabilmente scatenato nuove polemiche. E’ dal 2019 che al San Pio non vengono più preparati i pasti. Nonostante le ripetute richieste e l’intervento in passato anche del tribunale del malato, il direttore generale della Asl Chieti-Lanciano-Vasto ,Thomas Schael non ha voluto riaprire la cucina dell’ospedale di Vasto.
In merito è intervenuto anche i sindaco di Vasto, Francesco Menna che ha affermato: “Una scelta discutibile e penalizzante. Nell’esprimere la mia piena vicinanza e solidarietà ai medici, agli infermieri , agli operatori socio sanitari e ai pazienti per i disagi, torno a ribadire la necessità di ridare dignità al San Pio. La cucina del nosocomio vastese chiusa dal 2019 , non è mai stata riaperta nonostante l’impegno che il direttore generale Schael aveva preso. Quanto accaduto si commenta da solo. Spero solo che Schael e la Regione non diano anche questa volta la colpa al Comune o chiedano al Comune di preparare i pasti. Da quattro anni i pazienti del San Pio e quanti lavorano al suo interno vedono recapitarsi pasti freddi. E’ l’ennesima mortificazione dell’ospedale San Pio. E’ evidente che Vasto e il Vastese non possono attendere il nuovo ospedale per ricevere le giuste cure ed essere trattati con dignità. Che senso ha parlare di un nuovo ospedale quando ormai al San Pio manca l’essenziale?”.
Paola Calvano