Sono stati consegnati questa mattina nel corso di un Consiglio comunale straordinario due attestati di Civica Benemerenza della Città del Vasto al Dott. Bruno Giangiacomo e al Dott. Giampiero Di Florio. La cerimonia si è aperta con l’Inno d’Italia cantato dai bambini di una classe della Scuola d’Infanzia Santa Lucia.
“Oggi onoriamo due magistrati che con il loro agire, la loro passione, la loro abnegazione hanno illustrato la nostra collettività esprimendo in maniera coerente la missione di servitori dello Stato”, ha affermato il sindaco di Vasto, Francesco Menna nel suo discorso.
“Hanno reso esplicita la presenza dello Stato a Vasto e in tutto il nostro territorio guidando con competenza e professionalità oltre che con saggezza il Tribunale e la Procura che non mi stancherò mai di dire che – ha aggiunto Menna – sono il perno e il fulcro del nostro territorio. Un territorio complesso e di frontiera tra più regioni, esposto alle infiltrazioni della malavita e quindi bisognoso di Istituzioni giudiziarie forti. Più volte avete lanciato messaggi univoci al Ministero della Giustizia e al Parlamento. Grazie”.
“E grazie anche perché i processi che si sono tenuti nel nostro Tribunale hanno chiarito ancor di più, grazie al vostro lavoro ed impegno, che la battaglia intrapresa non era pretestuosa ma fondata. Importante è stato il primo processo celebrato in Abruzzo per reato di associazione mafiosa ex 416 bis C.P.”.
Il sindaco Menna li ha poi ringraziati anche, e a nome di tutti, per aver affrontato in maniera eccellente la complessa fase pandemica. “Il nostro Tribunale e la nostra Procura non hanno mai smesso di funzionare e di erogare servizi”, ha concluso il sindaco Menna.
Particolarmente emozionati, Di Florio e Giangiacomo hanno ringraziato il sindaco Menna, il presidente del Consiglio, Marco Marchesani e tutto il Consiglio comunale per la riconoscenza loro data con la consegna dei due attestati di Civica Benemerenza.
Toccanti e belle le parole dell’ex Procuratore Di Florio che nel suo discorso ha ricordato l’ex sindaco di Vasto, Luciano Lapenna e ha ringraziato quanti in questi anni hanno portato avanti la battaglia della salvaguardia del Tribunale e della Procura di Vasto quali presidi importanti del territorio.
“Battaglia che deve proseguire così come quella per la riapertura della pianta organica”, ha sottolineato Di Florio ricordando come in questi anni ha sempre agito “quale Servitore dello Stato mettendo sempre al centro dell’agire, il bene e l’interesse pubblico per questo territorio. Auspico che sarà così anche per chi verrà dopo di me e di noi“, guardando l’ex Presidente del Tribunale, Giangiacomo.
Faro del suo agire è sempre stata e sempre lo sarà la Costituzione che, come ha detto Di Florio “va applicata e non solo letta”.
Dal canto suo l’ex Presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo nell’associarsi alle parole di Di Florio ha ricordato anche tutti i processi portati avanti, oltre alla complessa crisi pandemica e alla mancanza di personale. “La mia attività presso il Tribunale non è però finita del tutto. Ho ancora due importanti processi da portare a termine”, ha evidenziato Giangiacomo che ha concluso il suo discorso con una frase di Kennedy: “Non chiederti cosa può fare il tuo Paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese”.
Nel leggere le motivazioni per il conferimento, il Presidente del Consiglio comunale, Marco Marchesani ha detto: “Il Dott. Giampiero Di Florio è un Magistrato che ha saputo, con capacità, sapienza, efficacia e senso dello Stato, illustrare il proprio servizio alle Istituzioni attraverso una costante opera di qualificazione del lavoro giudiziario affidato alla Sua direzione. Interprete sensibile e competente di una cultura della giurisdizione orientata alle dimensioni dell’efficienza e dell’efficacia, grazie all’impegno profuso negli otto anni a capo della Procura della Repubblica di Vasto, ha valorizzato il presidio di giustizia locale in una fase storica di grande trasformazione dovuta a molteplici interventi normativi di riforma del sistema giudiziario e di ridisegno della geografia giudiziaria. Alla Sua qualificata capacità organizzativa si deve – ha proseguito Marchesani – la proficua e continuativa operatività della Procura della Repubblica nel complesso periodo pandemico. La Città del Vasto e l’intero territorio hanno pienamente sperimentato indubbie competenze direttive e incessante impegno per la promozione della legalità: doti che lo accompagneranno per il resto del suo percorso professionale”.
Passando al Dott. Bruno Giangiacomo, il Presidente del Consiglio comunale lo ha definito, “Magistrato di elevato valore civile, esempio luminoso di servitore delle Istituzioni che ha saputo sostanziare, nel corso di un lungo percorso professionale, un encomiabile impegno a beneficio della collettività. Negli otto anni di servizio di Presidente del Tribunale di Vasto, con propositiva perseveranza e performante capacità di visione, ha valorizzato il presidio di giustizia locale in una fase storica di grande trasformazione dovuta a molteplici interventi normativi di riforma del sistema giudiziario e di ridisegno della geografia giudiziaria. Durante la Sua presidenza, il Tribunale di Vasto ha raggiunto, con risorse umane sottodimensionate, un grado di efficienza superiore alla media nazionale e ha gestito vicende penali complesse come il primo processo finora celebrato in Abruzzo per reato di associazione mafiosa ex 416 bis C.P.. Alla Sua qualificata capacità organizzativa si deve la proficua e continuativa operatività del Tribunale vastese nel complesso periodo pandemico. A Lui i sentimenti di gratitudine dell’intera comunità”.
Al termine del Consiglio comunale, il sindaco Menna ha consegnato al Dott. Di Florio e al Dott. Giangiacomo gli attestati di Civica Benemerenza ringraziandoli per il prezioso servizio svolto con diligenza, competenza ed operosità, e per la costante presenza sul territorio oltre che piena disponibilità.
Consegnate loro anche due targhe a ricordo del conferimento della Civica Benemerenza con su incisa una frase di Nelson Mandela: “A contare nell’esistenza non è il semplice fatto di aver vissuto. Sono i cambiamenti che abbiamo portato nella vita degli altri a determinare il significato della nostra”.
Presenti, oltre al sindaco di Vasto, Francesco Menna, al Presidente del Consiglio, agli assessori e a diversi consiglieri comunali, anche diversi sindaci del territorio e le autorità militari.