E’ un bilancio in buona salute ma con ancora troppe zone d’ombra sul futuro e un ricorso ancora troppo pesante agli ammortizzatori sociali. E’ quanto emerso giovedì mattina a Piana Sant’Angelo nell’incontro che i segretari provinciali di Fim Cisl, Uilm Uil, Fiom Cgil e Fismic, Primiano Biscotti, Nicola Manzi, Alfredo Fegatelli e Nicola Amicucci hanno avuto con il presidente della Denso Manufcturing, Francesco Monaco.
La situazione economico finanziaria illustrata da Monaco delinea un quadro diverso da quello dello scorso anno con un bilancio che dovrebbe andare a pareggio anche se i sindacati mantengono un atteggiamento di grande cautela.
“Rispetto al 2022 l’aspetto economico finanziario è sicuramente migliore. Tuttavia c’è il ricorso ancora massiccio alla cassa integrazione: ci sono ancora 170 lavoratori in cig. Come soluzione – spiega il segretario della Fim Cisl Biscotti – abbiamo chiesto l’arrivo di nuovi prodotti a San Salvo. L’azienda si è impegnata a cercarlo. Al momento le esigenze sono due: saturare nell’immediato la cassa integrazione e riuscire ad ottenere in futuro la realizzazione del motore elettrico”.
Per quanto riguarda il problema della cassa integrazione, sindacati e azienda si ritroveranno mercoledì prossimo per approfondire la questione. La richiesta di nuovi prodotti sarà invece oggetto di un nuovo incontro in programma a giugno.
Tutti confidano nella ripresa dell’automotive e in una situazione più definita dell’elettrificazione dei veicoli. Ma sul motore elettrico l’azienda non si pronuncia e lo conferma anche Biscotti.
“L’azienda non ha ancora detto nulla in proposito. Non affronta l’argomento e non ha ancora preso decisioni in proposito nè per la fabbrica di San Salvo che per gli stabilimenti che sono all’estero. La transizione ecologica va comunque governata con un piano industriale nazionale che favorisca la riconversione dei lavoratori e degli stabilimenti verso i nuovi prodotti per le auto elettriche. Comunque per la Denso di San Salvo la priorità in questo momento è portare nuovi ordinativi per far rientrare al lavoro tutti i dipendenti in cassa integrazione e accelerare gli investimenti“.
Paola Calvano
