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Piove nella galleria della Via Verde

Infiltrazioni d’acqua nella galleria di Casarza, lungo la Via Verde. E non solo quando piove. Domenica mattina, nonostante la bella giornata di sole, le tante persone che hanno percorso la pista ciclopedonale di 42 chilometri da Ortona a Vasto, non hanno potuto fare a meno di notare le chiazze di acqua presenti all’interno del tunnel. Il problema era già stato segnalato nel 2021 ed in quella occasione la Cogepri, capofila del raggruppamento di imprese che ha avuto in appalto la realizzazione della infrastruttura turistica,   aveva messo in atto una serie di accorgimenti per rendere i sottopassi più sicuri – tra cui l’installazione di reti di protezione per il distacco dei calcinacci – e interventi contro le infiltrazioni di acqua.  Ma il problema lungo il tratto di Casarza persiste.

La galleria in questione si trova sull’ex tracciato ferroviario litoraneo, dismesso nel 2005.  Sulla massicciata che una volta era occupata dai binari è stata costruita la Via Verde, inaugurata il 27 aprile scorso e tuttora da completare in alcuni tratti. Qui, anche al di fuori dell’estate, quando le condizioni meteo lo consentono, pedoni e amanti della bici non perdono occasione di farsi una passeggiata tra scogliere, insenature e piccole spiagge della frastagliata costa nord della città, dove il panorama è davvero suggestivo. Ma percorrere la galleria di Casarza, dove le infiltrazioni di acqua sono ben visibili, crea una certa apprensione.

Quello della messa in sicurezza dei tunnel presenti lungo la Via Verde – in tutto nove tra Ortona, San Vito e Vasto – è stato argomento molto dibattuto. Le gallerie sono state per molto tempo interdette al passaggio delle biciclette e dei pedoni per la caduta di calcinacci. Per metterle in sicurezza è stato rimosso e asportato il cemento deteriorato e sono stati trattati i ferri scoperti e ossidati. Una volta installate le reti di protezione le gallerie sono state illuminate. La loro apertura è stata salutata con favore da quanti, in presenza degli accessi sbarrati, erano costretti a tornare indietro con la bicicletta o ad effettuare percorsi tortuosi sulla Statale 16 per poi re immettersi sulla Via Verde. La speranza ora è che si ponga riparo alle infiltrazioni di acqua e si completino i tratti mancanti.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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