Il futuro della Vastese è da riscrivere e la speranza di un possibile ripescaggio, anche se è una possibilità remota, attenua l’amarezza della retrocessione in Eccellenza. Il presidente Franco Bolami ha dichiarato di voler andare via.
“Ho preso atto delle dimissioni di Bolami – fa sapere l’assessore allo Sport, Carlo Della Penna – mi vedrò con la società uscente e cercherò di capire la situazione societaria dopodichè trarremo le conclusioni e si valuterà il da farsi. In ogni caso il Comune c’è e qualcosa farà. Va specificato che il Comune non c’entra nulla con quanto fatto sportivamente dalla Vastese calcio. Anzi. Abbiamo aiutato come potevamo la società e lo faremo ancora per quanto di nostra competenza”.
Il Comune non è il solo ad invocare “trasparenza”. Anche Pasquale Bacco, l’imprenditore che era intenzionato ad entrare in società già due mesi fa parla di chiarezza e trasparenza. Il 7 marzo scorso c’era stato un primo incontro ufficiale, alla presenza del sindaco Francesco Menna e l’assessore allo Sport Carlo Della Penna, del presidente Franco Bolami, con Pasquale Bacco collegato in streaming.
L’imprenditore pugliese non ha cambiato idea. A confermarlo è lui stesso al quotidiano d’Abruzzo Il Centro. “Nello sport si può vincere e anche perdere. Non è questo il punto. La retrocessione nello sport non è una pregiudiziale. Piuttosto dopo essermi sentito con il presidente, non ho ricevuto la chiarezza documentale richiesta. Una società per azioni deve avere la documentazione reale della situazione economica . Fino ad oggi non c’è stata. Nonostante fossimo in trattativa non siamo stati avvisati nemmeno del cambio di allenatore. Sulla documentazione però insistiamo. L’interesse c’è ancora ma ripeto; è necessaria la chiarezza documentale”.
Intanto ieri l’avvocato Antonello Cerella, legale della quindicenne ferita domenica al termine della partita Vastese -Termoli, ha inoltrato alla Vastese una raccomandata in cui chiede se la società Vastese è in possesso di una assicurazione che copra il danno procurato alla ragazza da un ultrà coprendo così la richiesta risarcitoria.
Paola Calvano