L’alveo del torrente Buonanotte verrà ripulito e messo in sicurezza per scongiurare esondazioni e allagamenti. L’intervento, dell’importo complessivo di 100mila euro, finanziato dalla Regione, è stato approvato dalla giunta comunale guidata da Emanuela De Nicolis, che il 26 maggio scorso ha licenziato il progetto definitivo redatto dall’architetto Fiorenzo D’Urbano. A corredo dell’elaborato tecnico sono allegati anche la relazione illustrativa, gli elaborati grafici, il piano di sicurezza e di coordinamento, il crono programma, la stima dei costi, il quadro economico e il capitolato speciale d’appalto.
Il prossimo passaggio sarà l’indizione della gara per l’affidamento dei lavori che serviranno a ripulire il corso d’acqua sul cui letto si è depositato di tutto: erbacce, rami e rifiuti. Si tratta di un intervento che l’amministrazione comunale ha deciso di eseguire per “ragioni di pubblica incolumità”, memore di quando accadde nel marzo 2015 quando, in seguito a continue ed intense piogge, si verificò la rottura dell’argine in terra del torrente Buonanotte, con conseguente esondazione e allagamento di una parte estesa di San Salvo Marina, tra cui i garage e le cantine del complesso residenziale Le Nereidi.
Al fine di scongiurare il ripetersi di un simile evento, il Comune ha deciso di eseguire altri lavori di pulizia e messa in sicurezza del corso d’acqua che funge da confine naturale tra Vasto e San Salvo.
Ai fini dell’approvazione del progetto sono stati acquisiti una serie di pareri e nulla osta, tra cui l’autorizzazione paesaggistica, il parere di incidenza ambientale sull’area Sic Marina di Vasto (rilasciato dal competente settore urbanistico) e il nulla osta della Regione e del Genio civile, oltre a quello della Rete Ferroviaria Italiana per l’accesso sulle aree di proprietà. Pochi giorni prima dell’approvazione in giunta del progetto per la messa in sicurezza dell’alveo del torrente, era stato il capogruppo di Azione Politica, Nicola Argirò ad invocare la pulizia del corso d’acqua, sulla scorta di quanto successe nel 2015.
“Da allora il torrente è stato pulito una sola volta e, dopo almeno un quinquennio di mancata manutenzione, sul letto c’è di tutto: erbacce, rami e rifiuti naturali, tanto che l’acqua defluisce a fatica”, aveva annotato Argirò, che aveva sollecitato un intervento.
Anna Bontempo (Il Centro)